Stadio Luigi Ferraris. Pochi stimoli, poche idee. La Sampdoria crolla sotto i colpi di un Napoli che non sembra nemmeno aver voglia di strafare. I blucerchiati salutano il pubblico del Ferraris con una sconfitta che fa rumore, l’1-5 è punizione severa. Si salvano solo Eder e Soriano. Wszolek, entrato nel finale, rende meno amara la pillola.
Fiorillo 4: recupera il pallone dalla rete per cinque volte con la consapevolezza di averci messo tanto del proprio nel successo avversario. Il tiro di Insigne è potente ma centrale, la punizione di Callejon apparentemente innocua. Giornata storta, vietato abbattersi. Rimandato.
De Silvestri 5: quando Fiorillo e la traversa riescono a mettere una pezza sulla capocciata di Fernandez, il terzino doriano perde di vista Zapata che ringrazia di tanta libertà e sbatte in porta il pallone dell’1-0. Poi tanta corsa ma non imbrocca un traversone. Svagato.
Mustafi 6: anticipi e senso della posizione, sfodera le sue armi migliori. E poi c’è quel dribbling nello stretto che ti fa chiedere come mai il tedesco abbia deciso di fare il difensore. Nella sua partita anche un buon cross non capitalizzato da Maxi Lopez e la macchia dell’autogol in un match comunque già compromesso. Avvilito.
Gastaldello 5: deve tenere a bada gli attaccanti avversari e consolare Fiorillo dopo i gol di Insigne e Callejon. Dei due, è il primo compito a metterlo in difficoltà. Insigne può calciare indisturbato il pallone del 2-0, Zapata lo umilia in velocità e regala ad Hamsik l’assist dell’1-4. Doppiato.
Regini 5,5: Callejon lo tiene bloccato nella propria metà campo. Quando trova il coraggio di sganciarsi viene rigorosamente pizzicato in fuorigioco. Le batterie sono al limite, serve una vigorosa ricarica. Fiatone.
Palombo 5,5: limitare Hamsik e impostare il gioco blucerchiato, è questo che gli chiede il tecnico. Il numero 17 si batte con orgoglio ma gli stimoli stanno quasi a zero. Non riesce ad arginare Hamsik in occasione del poker napoletano. Sbiadito.
Krsticic 4,5: tocca pochi palloni, pochissimi. Non entra mai nel vivo della manovra blucerchiata, patisce la verve dei vari Inler e Jorginho. È una giornata storta per tutti, affonda pure lui. Naufrago. Dal 12’st Renan sv: quando entra resta ben poco da fare. Comparsa.
Eder 6: sembra aver voglia di giocare solo a sprazzi. Il brasiliano passa dall’imbarazzante ricerca di un colpo sotto al bolide che sembra poter riaprire la partita. Lo stesso dicasi per il dialogo con i compagni: frutta belle giocate ma anche incomprensioni grossolane. Però non si arrende mai, corre fino all’ultimo minuto. Aggressivo.
Soriano 6: tra i più positivi della banda Mihajlovic. Chissà cosa sarebbe successo se avesse trovato la rete con le squadre ancora inchiodate sullo 0-0: quel destro nei primi minuti grida vendetta. Nel secondo tempo cala, adeguandosi ai ritmi blandi dei compagni. Contagiato.
Gabbiadini 4,5: quando Mihajlovic lo richiama in panchina il pubblico si divide tra fischi e applausi. Merita soprattutto i primi. Partita grigia, non gli entra una giocata che sia una. Non è con queste performance che si strappano pass per il Brasile. Assente. Dal 18’st Sansone sv: entrare sull’1-5 deve essere decisamente poco stimolante. Gettone di presenza.
Maxi Lopez 5,5: si fa un mazzo tanto, lotta con i difensori del Napoli. Ma non è giornata. Tra un Reina che non concede nulla e la mira che fa difetto, il pallone non vuole proprio saperne di entrare. I compagno lo aiutano poco, lui ce la mette tutta ma non basta. Frustrato. Dal 34’st Wszolek 6: giusto uno scampolo di partita ma riesce a regalare una gioia in una giornata decisamente storta, il suo sinistro a giro merita applausi. Grazie.