Genova. “La brillante operazione di polizia che ha risolto in quindici giorni il sequestro dell’imprenditore Calevo di La Spezia, durante le feste natalizie 2012 ha spianato la strada ai prestigiosi trasferimenti premiali riconosciuti agli allora dirigenti della DIGOS e Squadra Mobile genovese dott. Parente e dott. Lamparelli e del Questore di Genova Mazza assegnati rispettivamente a dirigere la DIGOS di Roma, la Squadra Mobile di Napoli e la questura di Roma”. Queste le parole di Roberto Traverso, segretario provinciale del Silp Cgil
“Come al solito solo la “truppa” è stata svilita visto che mentre la giustizia, con coerente celerità ha già provveduto ad infliggere pene esemplari ai sequestratori, i poliziotti che hanno lavorato sul campo, esponendosi ad un elevato rischio professionale, probabilmente all’ormai prossima Festa della Polizia non potranno essere insigniti dei doverosi riconoscimenti premiali previsti per tali circostanze, vergognosamente congelati a causa dei tagli inflitti dalla cosiddetta “spending review”, cavallo di battaglia dall’attuale Governo Renzi”.
“Promozioni a qualifica superiore, encomi solenni ed altre gratificazioni professionali che interessano il personale delle questure di Genova, La Spezia, Massa Carrara e altri uffici, stoppate per il blocco di quei pochi “spiccioli” necessari per sostenere le spese indispensabili per la convocazione della “Commissione Centrale delle Ricompense” che dal 1° gennaio 2014 non si può più riunire nel palazzo del Viminale presidiato dall’onorevole Alfano”, prosegue.
“La demagogica asta pubblica delle auto blu messe in vendita su eBay ferisce una categoria che colpita dal blocco contrattuale e degli automatismi stipendiali quotidianamente è costretta ad operare senza risorse e strumenti adeguati e che beffardamente vede premiata SOLO la classe dirigente; strumento mediatico a disposizione di chi utilizza il Comparto Sicurezza per fini esclusivamente politici”.
Il Silp chiede un intervento immediato. “Ci rivolgiamo ai parlamentari liguri per un immediato intervento istituzionale risolutorio per dare un segnale di vicinanza a quella base che, tartassata dai tagli contrattuali, quotidianamente continua a garantire faticosamente la sicurezza delle nostre città e che giorno dopo giorno si sente sempre più abbandonata”.