Genova. Un’ora e mezza di incontro tra la delegazione dei lavoratori genovesi di Piaggio Aero e Claudio Burlando per chiedere l’intervento della Regione e mantenere, in due, la tregua, spezzata in queste ore dall’iniziativa unilaterale dell’azienda che ha indetto terzo turno e straordinari, non concordati con il sindacato.
“Abbiamo dimostrato in queste settimane che siamo capaci di lottare e difendere Sestri – ha spiegato Bruno Manganaro, segretario Fiom, ai lavoratori in attesa in piazza De Ferrari – Burlando si è impegnato non solo ad intervenire sull’azienda ma ha ribadito che per lui è vincolante ciò che ha deciso il consiglio regionale nei giorni scorsi: mantenere due stabilimenti produttivi, Sestri Ponente e Villanova. Non può garantire che questo sia il risultato finale ma l’impegno della Regione c’è”.
In attesa del 4 giugno, quando le parti sono convocate a Roma per il vertice cruciale, nei prossimi giorni sono in programma vari incontri tra Piaggio Aero e Governo, mentre i sindacati saranno contattati per incontrare il viceministro De Vincenzi, probabilmente a Genova. Nel frattempo nello stabilimento si continua a lavorare, fermo restando lo stop agli straordinari e al terzo turno, come da “tregua” sancita.
“Noi siamo disponibili a una mediazione, ma se la posizione dell’azienda continuerà ad essere di chiusura, come è a oggi, per me la battaglia continua, si riprende l’occupazione e si chiede il ritiro della firma dell’accordo di programma. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore, poi il 4 giugno faremo il punto della situazione – ha concluso Manganaro – Se non c’è soluzione si riparte con la battaglia e quell’accordo di programma non esiste più”.
Intanto è pronto lo striscione di 30 metri in difesa dello stabilimento di Sestri che domani campeggerà all’altezza dello stabilimento Fincantieri, in concomitanza con il passaggio del Giro d’Italia a Genova. Oltre a quello per Piaggio Aero saranno esposti anche gli striscioni per le altre fabbriche del ponente a rischio, da Ansaldo a Ilva.