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Pallanuoto, il Brescia risponde alla Pro Recco con un 7-6: la finale scudetto si deciderà sabato sera

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Foto d'archivio

Recco. Lo scudetto 2013/14 si assegnerà sabato 17 maggio a Sori. Ieri sera a Brescia, nella seconda partita di finale playoff, la squadra di casa ha battuto per 7-6 la Pro Recco. Stesso risultato con il quale all’andata si erano imposti i campioni d’Italia. Gol decisivo di Alessandro Nora a due secondi dalla fine.

E’ la partita delle presenze autorevoli: a Brescia al seguito della squadra Pro Recco, papà e mamma Figlioli, arrivati dall’Australia, i genitori di Giacoppo, giunti da Messina, i parenti di Jokovic, giunti dalla Croazia, la mitica Andreina, nonna ottuagenaria di Figari e “la nonna”, per antonomasia di tutta la Pro Recco, alcuni ragazzi delle giovanili, Bocciardo, De Negri, Squeri, Pasotti con tanto di genitori al seguito: tutti speranzosi di festeggiare il 28° scudetto, ma non sarà così. A bordo vasca Borrelli ospita le ragazze del Brescia Calcio, neo campionesse d’Italia.

Piscina di Mompiano stracolma prima della gara già da mezz’ora, circa 1000 persone, di cui un centinaio al seguito di Pro Recco, giunte da Liguria ed altre zone del Nord Italia.

Nella Pro Recco, rispetto a mercoledi scorso, resta fuori Fondelli, rilevato da Fiorentini. Identica la formazione di Bovo.

Partenza lenta, in cui le squadre si studiano: prova Rizzo con un tiro da lontano, traversa, ma Tempesti c’era. Prova in analoga situazione Giorgetti ed è un gran gol: 0-1. Il Brescia batte ed alla prima occasione ancora Rizzo tira dai sette metri segnando il pareggio.

Due superiorità numeriche per il Recco (fuori prima Presciutti, poi Valentino): spreca la prima, concretizza la seconda sul limite dei 20″ con Figlioli su palleggio con Jokovic. Passano alcuni minuti ed in chiusura della prima frazione capitan Christian Presciutti fulmina Tempesti al volo, con ennesimo tiro dalla distanza, senza affondi al centro: 2-2.

Il secondo tempo mostra un Bodegas presente indietro e avanti, ma soprattutto il terzo gol del Recco: uomo in più, esce Nora per fallo su Giorgetti, circolazione della palla, tira Ivovic, respinto, riconquista il montenegrino che dà a Giorgetti, l’ungherese sta sulle gambe un’infinità, poi, con la porta coperta dai difensori, trova con astuzia il varco giusto.

Il Brescia spreca tre superiorità numeriche consecutive, inframezzate da una di Napolitano, e conclusa con tiro di Felugo, di cui la seconda (fuori Figlioli, per la seconda volta nel pozzetto) in maniera abbastanza banale con Napolitano libero a porta semisguarnita, ma in ritardo sulla palla di Giorgi.

Il tempo termina con una lunghezza di vantaggio per la Pro Recco; il Brescia non segna e non trasforma per ora alcun uomo in più, come era avvenuto per tre tempi a Sori all’andata.

Partita ostica e attica, conta molto il risultato a discapito dello spettacolo. Trascorrono 32 secondi del terzo tempo e Jokovic fa partire il suo sinistro vincente, primo doppio vantaggio. La Pro Recco aveva conquistato la palla al centro (per la terza volta) e se ne vede così l’importanza.

D’improvviso cambia il trend dell’uomo in più. Il Brescia ne trasforma due di seguito, entrambe le volte con l’ex Molina su espulsioni di Fiorentini e Giacoppo: d’improvviso 4-4 e tutto da rifare per la Pro che per contro non ne trasforma quattro. Il Brescia spinge, esce Gitto e segna il francese Bodegas, 5-4: primo vantaggio dei lombardi.

Il terzo tempo, quello che viene definito il più importante, è tutto appannaggio dei lombardi che segnano tre gol tutti su superiorità numerica. Ha la possibilità comoda di pareggiare la Pro Recco all’inizio dell’ultima frazione: fuori Legrenzi, Giacoppo aggancia con il polso, ma Del Lungo compie un autentico miracolo.

Va fuori Aicardi, attimi di tensione, se segna il Brescia va sul +2 a pochi minuti dalla sirena; resiste la difesa ospite. Traversa della Pro Recco, cambiamenti di fronte repentini. Ora la partita è “disperata” per entrambe.

Esce Rizzo, circolazione infinita della palla, la Pro Recco non trova sbocchi, tira Ivovic e segna il 5-5: Liguri in gol dopo più di 11 minuti. Escono Giacoppo e Di Fulvio, definitivamente. Sull’espulsione del bresciano a 2′ dalla sirena la Pro Recco ha la possibilità si segnare e ipotecare lo scudetto: ancora un miracolo di Del Lungo.

Ci riesce invece il Brescia, con Bodegas, mentre mancano 1’06” alla sirena con i padroni di casa in vantaggio 6 a 5. La Pro Recco può solo sperare nel pareggio per arrivare ai tiri di rigore.

Espulsione di Valentino, Giorgetti ha in mano una palla che pesa una tonnellata, ma si predne la responsabilità ed è il 6-6 a 34 secondi dal termine.

Ma non è finita. A 7 secondi dal termine Severo allontana Ivovic, palla sul sinistro di Nora e non c’è scampo per Tempesti. Ora non c’è davvero più modo di rimediare, mancano 1 secondo e 8 decimi al termine. Il tempo di battere e suona la sirena. Si va a gara 3 con lo stesso risultato, ribaltato, dell’andata.

Il tabellino:
A.N. Brescia – Pro Recco 7-6
(Parziali: 2-2, 0-1, 3-1, 2-2)
A.N. Brescia: Del Lungo, Valentino, C. Presciutti 1, Legrenzi, Molina Rios 2, Rizzo 1, Giorgi, Nora 1, N. Presciutti, Bodegas 2, Di Fulvio, Napolitano. All. Alessandro Bovo.
Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Jokovic 1, Figlioli 1, Giorgetti 3, Felugo, Giacoppo, Aicardi, Figari, Fiorentini, Ivovic 1, Gitto, Pastorino. All. Giuseppe Porzio.
Arbitri: Caputi e Severo (Roma). Delegato Fin: Taormina.
Note. Superiorità numeriche: Brescia 4/11, Recco 4/12. Espulsioni definitive: Giacoppo e Di Fulvio nel quarto tempo, entrambi per raggiunto limite di falli.

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