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Pallanuoto, Champions League: la Pro Recco entra nella final six prima ancora di giocare, poi batte l’Eger

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Sori. Parte con l’insolita etichetta di gara senza alcun valore la sfida tra Pro Recco e Eger, che fino a poche ore fa rappresentava il pass dei liguri per Barcellona. Gli ultimi avvenimenti infatti certificano che lo Jug, pareggiando ad Atene, si ferma già prima di questa gara sotto la Pro Recco di un punto e che il Barceloneta, perdendo con il Primorje, si attesta fin d’ora a pari punti con i biancocelesti, prima ancora della gara di questa sera… E poichè negli scontri diretti fra italiani e spagnoli sta meglio la squadra di Porzio, se ne deduce che la Pro, già prima di scendere in vasca, è qualificata per la final six ed è matematicamente seconda.

Resta l’imperativo categorico di giocare per il prestigio, cui la Pro Recco tiene moltissimo. Piscina di Sori riempita quasi in toto. L’orario, il giorno e il pathos internazionale effettivamente “tirano”. Fuori Tempesti (ma lunedi riprenderà a giocare) Figari, Fiorentini, Giacoppo e Fondelli per la la Pro, non pervenuti Biros e Zsolt Varga per lo Eger.

Il tempo perché Reemnet scodelli la palla sul bordo (il cestello si inceppa) che arrivano due gol in 46″: prima segna Aicardi dal centro dopo 22”, nell’azione susseguente pareggia Graham. Bellissimo il vantaggio ad uomo in più del Recco: la palla è a Niccolò Gitto in posizione cinque, il romano finta ripetutamente, si regge sulle gambe e, quando queste non reggono più, Biszritsanyi lo trafigge con tiro incrociato.

Nuovo pareggio dell’Eger con Bedo dai sette metri, siamo sul 2-2 e la gara sembra equilibrata. Arrivano però tre gol consecutivi dei biancocelesti, Janovic, Giorgetti (entrambi dalla distanza, entrambi a uomini pari) e Aicardi a uomo in più, proprio allo scadere del tempo, mentre Santavy sta rientrando dal pozzetto, 5-2. Ci pensa Batori a uomo in più (fuori Figlioli) ad accorciare, sfruttando l’unica superiorità fin qui degli ungheresi.

Partita allegrotta dove gli attacchi rendono meglio delle difese e le squadre pensano a divertirsi, giusto così. Segna Jokovic, 6-3, 9 gol complessivi in meno di 7 minuti. Piccolo pasticcio fra Spanoudis e il delegato che assegnano un’espulsione a Janovic, mentre spetterebbe a Figari. Tutto risolto durante l’intervallo.

La seconda frazione si apre con due gol in superiorità, prima Lapenna (fuori Gor-Nagy) poi Lorincz (fuori Felugo) con tiro scoccato mentre il chiavarese sta rientrando, come nel gol di Aicardi del 5-2. Figlioli segna di potenza l’8-4. Stupendo il gol del 9-4, con la circolazione della palla tipo uomo in più (ma ad uomini pari): suggerimento di Janovic dalla sinistra, Giorgetti devia dal centro al volo con il palmo della mano.

Egualmente raffinata, la colomba, al suo connazionale, di Norby Madaras: riceve lateralmente, chiama su di sé tre uomini, fintando la bomba, invece di polso scodella un tiro maligno che inganna tutti, 10-4. La Pro Recco decolla, mostrando una forza impressionante, segna ancora Nick Gitto, è il quarto gol consecutivo. Interrompe la serie Kovacs ad uomo in più (espulso Madaras), che sale in cielo e spara da posizione quattro con comodità.

Bellissima la superiorità numerica per circolazione di palla subito dopo l’intervallo lungo: sette tocchi consecutivi che passano anche attraverso i polpastrelli di Figari, il quale allunga alle spalle, con palla che da sinistra giunge a Lapenna, pronto a deviare sotto misura a porta vuota: grande spettacolo.

Subito dopo il recchelino doc segna ad uomo in più: lo smarca Felugo in un duetto tutto della riviera levantina. Era l’unico fino ad ora con Felugo e Ivovic a non aver segnato: 13-5. Riduce Salamon ad uomo in più, primo gol ungherese in questo quarto. Espulsione doppia decretata da Reemnet, prima Janovic, poi Figlioli, ma l’Eger non ne approfitta, colpendo due volte lo stesso palo.

L’ultimo quarto vede Lapenna diventare goleador digiornata, deviando in tap-in una palla smanacciata da Figlioli su respinta da Bisztritsanyi. La Pro Recco a questo punto è già con la testa in vacnaza e consente agli avversari i tre gol di fila con cui chiudono a prporio vantaggio l’ultimo parziale per 3-1. Segnao Zalanki, Batori con il suo secondo gol personale, ancora in superiorità, e Salamon, ad un secondo dalla sirena.

Ciò non impedisce ai tifosi di festeggiare i giocatori della Pro Recco per la qualificazione con con tutta la piscina in piedi ad applaudire e con il frastuono dalle trombette stile vuvuzela, novità delle ultime settimane dei supporters biancocelesti.

Il tabellino:
Pro Recco – ZF Eger 14-9
(Parziali: 6-3, 5-2, 2-1, 1-3)
Pro Recco: Viola, Lapenna 3, Madaras 1, Figlioli 1, Giorgetti 2, Felugo, Janovic 1, Aicardi 2, Figari 1, Jokovic 1, Ivovic, Gitto 2, Pastorino. All, Giuseppe Porzio.
ZF Eger: Bistzristanyi, Santavy, Batori 2, Graham 1, Salamon 2, Kovacs 1, Bedo 1, Zalanki 1 Lorincz 1, Gor-Nagy, Bundschuh, Hornyak, Meixner. All. Norbert Dabrowsky.
Arbitri: Gideon Reemnte (NED), Grigoius Spanoudis (GRE). Delegato: Stefan Bottlik (SVK).
Note. Superiorità numeriche: Pro Recco 5/9, Eger 5/10. Espulsioni definitive: nessuna.

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