Economia

Manifatturiero ligure tra luci ed ombre: ancora clima di incertezza, ma l’export aumenta il fatturato

fincantieri

Liguria. Anche se potrebbe risultare ormai una frase fatta, parlare di una situazione in chiaroscuro per l’industria manifatturiera ligure rende bene l’idea. A certificarlo sono i dati raccolti da Unioncamere, relativi al 1° trimestre 2014 e rivolti ad un campione di circa 390 aziende con almeno 2 addetti.

Risulta infatti ncora di segno negativo l’andamento della produzione industriale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-1,5%) anche se è cresciuta, rispetto alle aspettative di fine anno, la quota di imprese che hanno dichiarato un aumento produttivo: tra i comparti meno in sofferenza le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto, le industrie chimiche petrolifere e delle materie plastiche, le industrie elettriche ed elettroniche, che hanno registrato una variazione tra +0,2% e +0,4%. Da segnalare le difficoltà provenienti dal comparto alimentare che ha registrato un calo del 2%. Situazione ancora incerta per le imprese artigiane, che segnalano un calo pari al 3,8%. Leggermente più incoraggiante la condizione delle imprese con oltre 10 addetti, che registrano una diminuzione più contenuta: -0,8% il totale delle imprese, -2,9% le imprese artigiane.

Il fatturato continua a risultare in discesa in tutti i settori (-1,6%), ad eccezione del comparto chimico/petrolifero/materie plastiche (+0,3%): il 64% delle imprese intervistate ha dichiarato una condizione di stabilità rispetto allo stesso periodo del 2013, il 19% un aumento e il restante 17% un calo.

Dati incoraggianti provengono tuttavia dalle imprese esportatrici, che nel primo trimestre dell’anno hanno registrato un fatturato estero in aumento (+2,2%, +0,7% le imprese artigiane), superando le aspettative di fine anno che prevedevano sostanzialmente stabilità. Tra i settori trainanti particolarmente significativo l’apporto delle industrie dei metalli (+4,8%) e del comparto chimico, petrolifero e della plastica (+4,1%).

In lieve calo gli ordinativi provenienti dal mercato interno ed estero (-0,8%), in ripresa per le imprese con oltre 10 addetti (+0,2%): anche in questo caso da segnalare il comparto alimentare che registra una contrazione dell’1,8%. L’andamento del mercato estero è più incoraggiante, +2,1% rispetto al primo trimestre 2013, con variazioni positive in tutti i settori. In particolare le imprese artigiane segnalano una lieve ripresa (+0,7%).

Nel 2° trimestre 2014 il 65% degli operatori intervistati puntano a mantenere inalterati nel secondo trimestre 2014 i volumi prodotti, un buon 26% (che sale al 32% tra le imprese più strutturate) si aspetta un aumento della produzione e solo l’8% un calo. Il saldo tra aumento e diminuzione è di segno positivo: +18 per il totale delle imprese e +25 per le imprese con oltre 10 addetti.

Cresce infine l’aspettativa sul fronte degli ordini esteri soprattutto da parte del comparto meccanica/mezzi di trasporto e alimentare: nel primo caso l’87% delle imprese prevede un aumento, nel secondo il 76%, quota che sfiora il 100% per le imprese con oltre 1

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