Liguria. Bilancio in rosso per le imprese liguri, 137.777 attive nel 1° trimestre 2014, l’1,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2013 (-1,0% a livello nazionale). Sono nate 3.012 imprese e hanno chiuso i battenti 3.938, quasi 11 al giorno. Considerando che il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di Commercio, il saldo tra aperture e chiusure pur restando di segno negativo (-926 unità) risulta meno pesante dell’anno scorso quando aveva raggiunto 1.154 imprese in meno.
A questo risultato ha contribuito il rallentamento delle cancellazioni (quasi 400 in meno) che ha compensato il lieve calo delle iscrizioni (168 in meno rispetto al 1° trimestre 2013). Ne deriva un tasso di crescita negativo ma meno pesante dell’anno scorso: passa infatti da -0,69% a – 0,56%.
Tutte e quattro le province liguri registrano saldi negativi: Genova “perde” 392 imprese, Savona 203, Imperia 225 e La Spezia 106. Prendendo in considerazione le sole imprese registrate con un codice di attività economica associato, i settori che hanno registrato il saldo negativo più consistente tra aperture e chiusure sono l’Agricoltura con 310 imprese in meno (-60 a Genova, -124 a Imperia, -94 a Savona e -32 a La Spezia), il Commercio con 309 imprese in meno (-151 a Genova, -75 a Imperia, -49 a Savona e -34 a La Spezia), le Costruzioni con 216 unità in meno (-79 a Genova, -40 a Imperia, -65 a Savona e -32 a La Spezia) e le Attività Manifatturiere con 114 imprese in meno (-59 a Genova, -3 a Imperia, -27 a Savona e -25 a La Spezia); il turismo è l’unico settore pressochè stazionario, con un saldo pari a -4 unità (+3 a Genova, +5 a Imperia, -18 a Savona e +6 a La Spezia).
Bilancio in rosso ma meno pesante per l’artigianato, che conta 45.113 imprese attive: il saldo si attesta a -436 unità: la provincia di Genova registra il saldo negativo più consistente, -176 imprese, seguita da Savona (-139 unità), Imperia (-64) e infine La Spezia, con -57 imprese.
Nel 1° trimestre 2014 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 74, con una crescita pari al +63% rispetto allo stesso periodo del 2013: una su quattro ha riguardato aziende che operano nel Commercio (+5,9% rispetto allo stesso periodo del 2013). A livello provinciale solo La Spezia registra un ridimensionamento (-14,3%) con 6 procedure fallimentari aperte; Genova ne conta 42 (+75%), Imperia 10 (+100%) e Savona 16 (+77,8%).
Anche le domande di concordato aumentano più del doppio rispetto al 2013, passando da 8 a 19 (+137,5%): Attività manifatturiere, Costruzioni e Commercio insieme costituiscono l’84,2% di tutti i concordati aperti nel periodo. Il capoluogo ligure registra 7 procedure comprendenti concordati e accordi di ristrutturazione dei debiti, segue Imperia con 6 procedure, La Spezia con 4 e infine Savona con 2.