Genova. Agg. 15.30 Giovanni Berneschi è uscito dal palazzo di via Cassa di Risparmio 4, tre ore dopo che i finanzieri erano entrati nel suo ufficio al sesto piano.
Gli uomini della Guardia di Finanza sono arrivati poco dopo le 12.30 nel palazzo a pochi metri dalla sede della Banca Carige. Tre militari della Gdf a bordo di un’auto civile sono entrati nell’uffico di Giovanni Berneschi, al sesto piano di via Cassa di Risparmio 4, di fronte all’istituto bancario al centro della bufera per l’indagine che ha portato all’arresto dell’ex presidente nonché attuale Vice Presidente dell’A.B.I. e della Cassa di Risparmio di Carrara, Berneschi e di altre 6 persone, tra professionisti e imprenditori immobiliari, coinvolti in una presunta truffa e riciclaggio ai danni della banca.
L’indagine delle Fiamme Gialle dimostra l’esistenza di un management “fortemente condizionato dal carismatico leader ventennale del gruppo bancario-assicurativo”.
Secondo la procura esisteva un comitato d’affari “in cui Berneschi e Menconi (ex amministratore di Carige Vita Nuova ai domiciliari) pianificavano le operazioni finanziarie sfruttando i loro ruoli nel cda di Carige Nuova” mentre Vallebuona, Amisano, Enderlin, Calloni “si prestavano a effettuare attività di investimento e riciclaggio” con “complesse operazioni immobiliari e finanziarie”.
Le indagini hanno preso il via dalla relazione della Banca d’Italia depositato in procura nel settembre 2013 e sul quale sono ancora in corso accertamenti da parte della Gdf.
Il Presidente di Banca Carige, Cesare Castelbarco Albani, ha precisato in una nota: “Abbiamo preso atto delle iniziative intraprese dalla Magistratura, nell’operato della quale riponiamo piena fiducia . Da quanto si apprende Banca Carige risulta parte lesa. Pertanto ci riserviamo di intraprendere, a tutela del Gruppo, tutte le più opportune iniziative nelle sedi competenti”.