Genova. Il commercialista Andrea Vallebuona, il notaio svizzero Davide Enderlin e Sandro Calloni, saranno interrogati oggi dal gip Adriana Petri nel carcere di Marassi, dove sono al momento detenuti.
Sono i primi tre interrogatori di garanzia dei sette arrestati, tra cui Giovanni Berneschi, nell’ambito dell’inchiesta sull’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio di cui farebbe parte anche il vicepresidente dell’Abi e ex presidente di Carige. Lunedì sarà invece la volta di Francesca Amisano, nuora di Berneschi, detenuta nel carcere di Pontedecimo.
Quanto a Berneschi, Menconi e Cavallini, detenuti ai domiciliari, saranno sentiti nei prossimi giorni.
Proprio Vallebona è protagonista di un’intercettazione telefonica. Il commercialista afferma che “Berneschi ha ancora potere in Carige” e che “pare che Momigliano l’abbia messo lui nella Fondazione…”.
“Io non conoscevo e non ho mai parlato in vita mia né con Giovanni Berneschi né con il mio predecessore Flavio Repetto. “Credo che mi abbiano scelto e mi abbiano indicato per la Fondazione proprio perché non lo conoscevo”, ha commentato Momigliano.
Intanto nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, si delinea una rete sulla quale potevano contare Berneschi e l’ex presidente del ramo assicurativo di Carige Ferdinando Menconi: talpe in Procura e nei carabinieri, militari capaci di fare accertamenti e controlli e di riferirne.