Genova. E’ stato condannato a due anni di reclusione e a quattromila euro di multa il pizzaiolo accusato di avere detenuto illegalmente circa 150 chili di fuochi d’artificio nel retro del suo locale. Il processo con rito abbreviato si è svolto davanti al gup Claudio Siclari.
L’uomo, che era stato arrestato nel dicembre scorso, ha l’obbligo di presentarsi una volta alla settimana davanti ai carabinieri per firmare. M.G., difeso dall’avvocato Andrea Martini, si è dimostrato rammaricato di quanto è accaduto e ha spiegato che vendeva i fuochi d’artificio per arrotondare i proventi della pizzeria d’asporto non sufficienti a mantenere la famiglia.
Già durante l’interrogatorio di convalida del 30 dicembre scorso aveva riferito di avere acquistato il materiale, omologato, da un rivenditore del sud Italia: in tutto circa 150 chili di
“botti” dei quali una parte era già stata venduta a privati. L’arresto era avvenuto dopo che la polizia aveva segnalato in Procura di avere trovato i fuochi d’artificio stipati in alcuni frigoriferi dismessi nel retro del locale dove preparava le pizze.