Stadio Luigi Ferraris. Il Genoa gioca da Genoa solo i 10’ finali. Quanto basta per battere la Roma e dare l’arrivederci al pubblico del Ferraris alla prossima stagione. Decisivo l’ingresso in campo di Fetfatzidis, è il greco a cambiare le sorti di un match che sembrava destinato allo 0-0.
Perin 7: ce ne fosse ancora bisogno, giustifica con l’ennesima prestazione super la convocazione in nazionale. È strepitoso nell’opporsi alle conclusioni a botta sicura di Destro e Ljajic. Pronto.
Burdisso 6: dopo l’addio di gennaio, si ritrova per la prima volta contro la “sua” Roma. Ma le gambe non gli tremano, tiene a bada Florenzi e aiuta Portanova nell’arginare Destro. Impassibile.
Portanova 6: ritrova il campo e la fascia di capitano nell’ultima giornata di campionato. Con Ljajic sono scintille nonostante i ritmi blandi della partita. L’ultima in rossoblù? Premiato.
De Maio 6: il mister punta molto sul giovane difensore, contro la Roma e per la prossima stagione. Il modo in cui doma la verve di Ljajic e Ricci dimostra la bontà dell’intuizione gasperiniana. Futuro.
Vrsaljko 6,5: sfida a tutto campo con Bastos. I suoi cross sono sempre insidiosi e precisi. Peccato aver dovuto rinunciare alla sua corsa per lunghi tratti del torneo. Giocatore.
Cabral 5,5: la partita viaggia su ritmi blandi ma il portoghese riesce a essere il più lento dei ventidue in campo anche in questa situazione. Impari la sfida con Nainggolan. Moviola.
Sturaro 6,5: è l’ultima di campionato ma il centrocampista rossoblù ha ancora energia ed entusiasmo da vendere. Qualche fallo di troppo, comunque apprezzabile: è tra i pochi a impegnarsi davvero. Convinto.
Marchese 6,5: sua l’occasione più clamorosa confezionata dal Grifone nel primo tempo. È Skorupski, con riflessi eccellenti, a negargli la gioia del gol. Che giochi in difesa o a centrocampo non fa differenza, è una sicurezza. Garanzia.
Centurion 6: in campo dal primo minuto, sfida Bastos in velocità per poi inciampare sul muro creato dalla coppia Castan-Benatia. Mettersi in mostra contro la Roma è missione quasi impossibile per chiunque. Cresce nel finale. Tonico. Dal 43’st Motta sv: passerella finale per l’ex juventino. Saluti.
Calaiò 6: ci mette buona volontà ma si deve inchinare alla strapotere fisico del marocchino Benatia. Le volte che riesce a eludere la sorveglianza giallorossa viene abbattuto senza pietà. Murato. Dal 33’st Konate 6: entra tardi ma il suo destro non trova il 2-0 solo per merito di Skorupski. Guizzante.
Sculli 6: in attacco lo si vede poco ma è comunque suo il cross per Marchese che quasi frutta il vantaggio. Prezioso il contributo in fase difensiva, è il primo a opporsi a Florenzi. Generoso. Dal 23’st Fetfatzidis 7: sembra non essere entrato in partita, poi si inventa il gol che fa esplodere Marassi e un paio di intuizioni che mandano in porta i compagni. Esplosivo.