Genova. “Credo che queste elezioni rappresentino un’occasione per la Liguria: in Piemonte ci sono le regionali, l’attenzione è molto focalizzata lì e quindi i candidati piemontesi hanno sicuramente difficoltà nel raccogliere le preferenze. C’è quindi un ampio margine per portare più liguri in Europa e rafforzare la rappresentanza della nostra regione”. A dirlo è Brando Benifei, candidato per il Partito Democratico alle Elezioni Europee, nel corso di una delle ultime tappe del suo lungo tour elettorale.
Benifei si dice soddisfatto di quanto messo in campo: “Abbiamo fatto una buona campagna, cercando di parlare di temi concreti e di dare risposte, per far ripartire l’Europa e l’Italia, creando posti di lavoro, facendo ripartire l’economia, creando potere d’acquisto per i consumatori. Se sarò eletto – è la promessa di Benifei – mi impegnerò per far sì che si possa far ripartire gli investimenti in Italia attraverso una scelta precisa: scorporare le spese per gli investimenti produttivi dalle spese correnti. Questo è un impegno che già il governo di Matteo Renzi ha preso con l’Europa, e che se ci sarà un nuovo parlamento europeo a guida progressista si potrà portare in fondo”. L’obiettivo è rendere più agevoli le spese per contrastare il dissesto idrogeologico, e creare lavoro attraverso i collegamenti infrastrutturali della nostra regione: “Questa sarà la prima battaglia, che faremo con convinzione”.
Altro punto chiave sarà quello del lavoro. “Già la commissione Barroso, grazie alla spinta dei socialisti nonostante nell’ultima legislatura fossimo in minoranza, ha scelto di avviare un progetto che si chiama “Garanzia Giovani”, che porterà anche qui in Liguria circa 100 milioni di euro per creare lavoro per i giovani. Se saremo noi a guidare l’Europa allargheremo l’ampiezza di questo provvedimento per toccare davvero questo fenomeno e risolverlo, perché quasi 3 milioni di giovani non solo sono disoccupati in Italia, ma addirittura sono detti “inattivi”: stanno a casa, si rassegnano e non cercano più un lavoro. Una vera emergenza sociale che sta sotto i nostri piedi”.
“Fondamentale sarà poi l’impegno per due altri grandi progetti del Pse – spiega – uno è quello per l’autosufficienza degli anziani e per l’invecchiamento attivo, tema di grandissima importanza per la nostra che è una regione anziana; e l’altro riguarda il fenomeno drammatico in Italia dei 50enni che perdono il lavoro, troppo anziani per rientrare nel mercato e troppo distanti dalla pensione. Anche per questo ci sono progetti specifici dall’Europa che se saremo noi a guidare metteremo in campo”.
Più dell’astensionismo, rivela poi Benifei, sono i “grillini” a fare paura: “Il sistema mediatico non ci aiuta nell’approfondire, si resta agli slogan e in questo loro sono bravi. Io li ho messi in difficoltà in più dibattiti, mettendo in evidenza come loro mettano in campo un progetto ‘mirabolante’ ma dall’altra parte non propongano nessuno per guidare la commissione europea, mentre la commissione europea è l’unico organismo attualmente che può dare il via alle leggi europee. E’ come dire che loro si candidano per andare a fare una passeggiata al parlamento europeo, per salire sui tetti…”.
“Non vogliono proporre un capo del governo dell’Europa che possa mettere in campo le leggi europee, perché non hanno rapporti con gli altri paesi – conclude il candidato del Pd – sono una forza sostanzialmente di protesta, sono populisti. Loro cercano il voto di tutti e non danno soluzioni per nulla”.