Dalle Frattocchie a “Cooperare per Vivere”: il nuovo libro di Silvano Bozzo

Genova. Un quaderno di appunti riemerso dal passato, dal tempo della frequentazione della scuola politica di Frattocchie, agisce da motore e filo conduttore per una riflessione che dalla rilettura degli economisti ottocenteschi conduce alla stretta, mordente attualità. È questa la trama entro cui muove Silvano Bozzo, dirigente politico, sindacale e cooperativo e ora presidente di Ames, che ha realizzato il libro “Cooperare per Vivere” .

Un libro che sarà presentato domani, martedì 6 maggio, alle ore 14.30 all’Università di Genova (Aula Embriaco, Dipartimento di Economia) in occasione del seminario aperto al pubblico nell’ambito del corso di “Politica Economica e Finanziaria”

“Nel rovistare tra le mie carte alla ricerca di una tesina sui giacobini  e la congiura degli Eguali (che non ho trovato), mi sono imbattuto  in un blocco di appunti presi a Frattocchie nel 1957, sui maestri  dell’economia politica moderna – spiega Silvano Bozzo  -. Si tratta di esercitazioni scolastiche  alla ricerca del giusto approccio allo studio non accademico della  scuola classica e all’evoluzione del pensiero economico moderno. L’inaspettato ritrovamento mi ha procurato una struggente nostalgia  per quella lontana stagione di vita collegiale, studi e utopie di  palingenesi rivoluzionaria del mondo. Elaborata l’emozione, dopo  qualche tempo ho provato a rivisitare criticamente quegli appunti,  a verificare se il metodo adottato allora potesse essere ancora in  qualche modo di stimolo agli studi di oggi: partire dalle origini, si diceva allora”.

Così come per il libro sulla tesi inedita di Pertini, un’altra occasione per guardare al futuro analizzando il passato. “Il libro vuole essere un messaggio  destinato alle generazioni più giovani – commenta Franco Berardini, presidente di Coop Liguria –  per trasmettere ad essi, in un  confronto schietto, senza convenevoli né condiscendenze, esperienze  e valutazioni di memoria storica che appartengono certamente ad un contesto del tutto diverso, ma dalle quali comunque si possono trarre  indicazioni utili”.

Un libro che porta a riflettere su come uscire dalle crisi di oggi. “Uno scritto pieno di passione, di ansie per il destino del Paese, di ricerca  e voglia mai doma di dare un contributo, di esserci per essere utile – sottolinea Gianluigi Granero, presidente Legacoop Liguria -.  Silvano Bozzo, nelle prime righe del suo libro, si chiede se una riflessione sui suoi appunti di giovane militante possa servire per l’oggi. Credo proprio che questo suo contributo sia ricco di spunti e sia utile per tessere un filo che ci conduca fuori da questa lunghissima crisi economica e sociale”.

Un volume che rappresenta un altro importante tassello del ruolo divulgativo di Ames. “Cooperare per vivere si colloca appieno nella missione che Ames  ritiene di svolgere sin dalla sua costituzione – conclude Sebastiano Tringali, direttore scientifico Ames  –  proponendo testi che  avvicinino il lettore all’alterità della cooperazione: all’attualità di un  messaggio che affonda le proprie radici in un secolo e mezzo di prassi  per proiettarne le risultanze e le aspettative nel futuro, coerentemente  con la propria natura intergenerazionale e con la mai abbastanza  rivendicata distintività etica rispetto agli altri attori operanti nella  società e nel mercato”.

Il libro rappresenta anche il primo “veicolo” per il lancio del progetto “Giovani Lavoro”. Il ricavato sarà infatti devoluto a un Fondo per la capitalizzazione di imprese cooperative formate da giovani tra i 18 e i 35 anni che si propongano di realizzare progetti innovativi, comprese le Start up. Un Fondo al quale potrà partecipare chiunque con una donazione liberale, su base assolutamente volontaria. Un’iniziativa verso la quale hanno già data la loro disponibilità dirigenti d’azienda in attività ed in pensione, commercialisti, revisori contabili, consulenti finanziari, fiscali e gestionali, ingegneri, avvocati, notai e docenti universitari.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.