Carlo Felice: sciopero di tre giorni, ma i sindacati si spaccano. A rischio (forse) la prima di venerdì

Genova. Apertura o no? Dipende dai punti di vista, così come dipende dall’esito dello sciopero di venerdì sera il destino della prima della Carmen al Carlo Felice. Da una parte Fistel Cisl e Slc Cgil, che hanno proclamato tre giorni di sciopero, dall’altra tutti gli altri sindacati che, appunto, interpretano in modo positivo le parole del sindaco di Genova Marco Doria riguardo al nuovo piano industriale.

“Possiamo confrontarci con i sindacati sulle diverse voci e sulle emergenze – ha detto oggi il primo cittadino di Genova. Parole che però non hanno convinto Cisl e Cgil: “Stamattina il Sindaco – spiega Francesco Grillo, Fistel Cisl – non ci ha dato alcuna rassicurazione e soprattutto non ha ritirato gli esuberi. E’ impossibile accettare un piano industriale con 36 esuberi”.

La tensione però sale anche tra i rappresentanti dei lavoratori: chi è ostile allo sciopero replica che si sta lavorando per eliminare qualsiasi esubero e che, a fronte della disponibilità alla trattativa, scioperare potrebbe rivelarsi un autogol. “L’altra parte del sindacato si vede che parla bene, ma razzola male. A luglio – attacca Grillo – solo con la minaccia di 48 esuberi hanno scioperato, mentre adesso che sono scritti in un piano industriale considerano la cosa fittizia. La prima di venerdì? Per noi non ci sarà. Non è possibile non dare un segnale: il sindaco deve ripensare questo piano industriale”.

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