Stadio Luigi Ferraris. Icardi beffa la Sampdoria. Apre le danze, sfida la Sud, gode nel vedere Maxi Lopez fallire il rigore del possibile 1-1. Poi Eder si fa espellere e per il Doria si fa tutto più complicato. Il 4-0 finale è punizione troppo severa. In undici contro undici sarebbe stata un’altra partita.
Da Costa 5,5: pagherebbe oro per evitare a Icardi la gioia del gol ma deve inchinarsi all’ex compagno per ben due volte. Non fosse abbastanza, eccolo impotente sulla capocciata di Samuel e il tocco morbido di Palacio. Bucato.
De Silvestri 5: con la squadra tutta a scalare sulla sinistra perde di vista Icardi. L’ex compagno non perdona e buca la porta di Da Costa per l’1-0. Poi comincia a ciondolare per la fascia ma l’inferiorità numerica si rivelerà determinate. Sbiadito.
Mustafi 5,5: che abbia in campo abbia 9 o 10 compagni non fa differenza, gioca con la stessa ferocia. È il blucerchiato che più crede nella rimonta, alcune sortite offensive sono roba da lustrarsi gli occhi. Poi l’Inter chiude la pratica ma le colpe sono da indirizzare al rosso sventolato in faccia a Eder. Avvilito.
Gastaldello 5: quando Icardi, dopo il gol, provoca la Sud, si rivolge a Cambiasso, capitano nerazzurro. Un consiglio, quello di suggerire all’ex blucerchiato di non esagerare. Regge con fisico e senso tattico, almeno fino a quando l’Inter si ricorda di essere con l’uomo in più e chiude la gara. Stizzito.
Regini 5,5: è sfida a tutto campo con D’Ambrosio. L’interista qualche volte arriva sul fondo, il terzino blucerchiato mai, si concede giusto una conclusione con gli ospiti avanti di quattro. L’uomo in meno lo costringe a rimanere ancorato nella propria metà campo. Penalizzato.
Palombo 6: prende calci, ne dispensa qualcuno. La manovra blucerchiata passa dai suoi piedi. Se la Samp patisce il fatto di essere in 10 solo nel secondo tempo c’è tanto del suo. Argine. Dal 38’st Lombardo sv: si toglie la gioia della prima in serie A. Esordio.
Obiang 5: di palloni ne tocca davvero pochini, cosa insolita per che gioca sulla linea mediana del campo. Si assume poche responsabilità, si rivela più utile in fase di interdizione ma non basta. È il primo a essere sostituito. Spento. Dal 12’st Krsticic 5: non riesce a fare molto meglio del compagno, quando entra lui l’Inter chiude la pratica con l’uno-due Samuel-Icardi. Accerchiato.
Sansone 5,5: la punizione che calcia nei minuti del primo tempo è una pennellata indirizzata sotto l’incrocio ma Handanovic gli si oppone da fenomeno. L’espulsione di Eder fa saltare gli schemi. Specialista. Dal 21’st Okaka 5,5: entra e guadagna un angolo nel giro di un’azione. Ha voglia si sfondare il mondo ma è giornata di vacche magre. Feroce.
Soriano 6: è tra i giocatori che non vogliono credere al tabellone. Si fa un mazzo tanto ma tra un Handanovic in versione fenomeno e la scarsa verve dei compagni è difficile fare di più. Si fa un mazzo tanto. Quattro polmoni.
Eder 4: essere solidali con Maxi Lopez è una cosa, lasciarsi andare a tanto nervosismo è un’altra. Il tocco di Rolando forse c’è, la sua potrebbe non essere simulazione. Appurato l’errore dell’arbitro, resta comunque folle la reazione che porta il fischietto a estrarre il secondo giallo e quindi il rosso. Black-out.
Maxi Lopez 5,5: quando piazza il pallone sul dischetto sembra arrivato il momento della rivincita ma si lascia ipnotizzare da Handanovic e fallisce l’occasione più ghiotta del mondo. La tensione accumulata nei giorni precedenti la gara gli toglie lucidità, vedere Icardi che segna fa pure peggio. Domato.