Genova. “Quanto affermato e ripetuto dal Occhiuto da diversi giorni è totalmente privo di qualsiasi fondamento”. La guerra dei mercati si allarga e apre un fronte “interno”: Confesercenti non solo risponde ad Aval ma dà mandato ai suoi legali “per procedere nelle sedi deputate a tutela del nome e dell’operato dell’associazione”.
I fatti. L’art. 32 c. 1bis del Testo Unico del Commercio della Regione Liguria prevede che le manifestazioni “straordinarie” e le fiere promozionali, cioè quelle che non hanno a che vedere con le fiere e i mercati istituiti direttamente dai Comuni, necessitino del parere favorevole di almeno una delle associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale, ovvero ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio.
Il Comune di Genova ha ritenuto che le manifestazioni organizzate dal Mercato di Forte dei Marmi, poiché svolte su aree date in concessione a società, cioè il Porto Antico e Marina Genova Aeroporto, non fossero aree pubbliche, ma private e quindi non necessitassero dell’applicazione della norma.
“Per questo Tursi non ha chiesto nessun parere a nessuna associazione – spiega Andrea Dameri, direttore Confesercenti- Non si capisce quindi come avrebbe fatto Anva a dare parere favorevole a una richiesta che non è mai pervenuta”.
Se poi “l’interpretazione del Comune sia corretta o no, lo dirà la Regione che quella norma l’ha emanata – continua Dameri – e di certo da Porto Antico S.p.A., società la cui maggioranza del capitale è detenuta appunto dal Comune, ci si poteva aspettare una diversa considerazione delle aziende locali, ma attribuire ad ANVA l’ok allo svolgimento delle suddette manifestazioni è una pura e semplice strumentalizzazione, che nulla ha a che vedere con il merito del problema”.
E a proposito di merito, Confesercenti sottolinea poi un altro aspetto. “Ci sono una decina di consorzi che utilizzano il nome “mercato di forte dei marmi” – spiega ancora il direttore – come ha ribadito il sindaco di Forte dei Marmi, che ha incontrato una nostra delegazione, l’unico soggetto titolato a fregiarsi del nome è solo quello comunale che si svolge effettivamente sulla piazza di Forte dei Marmi”. A seguito dell’incontro il sindaco toscano ha anche presentato un esposto al Garante per la Concorrenza per svolgere le indagini del caso e accertare eventuali comportamenti scorretti.
“Così come per le sagre e le manifestazioni enogastronomiche, escluse ricorrenze religiose, raccolta fondi per associazioni di volontariato e promozione dei prodotti tipici, anche per i mercati e fiere straordinarie è necessario dare vita ad una regolamentazione che preveda la discussione e la definizione di un calendario annuale in tutti i Comuni – conclude Dameri –
Resta comunque la necessità di uno sforzo comune per riuscire a far funzionare i mercati e le fiere comunali, aumentandone la qualità generale, la pubblicità e le iniziative promo-commerciali, altrimenti tutti gli altri sforzi saranno stati inutili”.