Stadio Luigi Ferraris. Il Genoa spreca, il Milan è cinico. Il ko contro i rossoneri fa male ai rossoblù. I grifoni di Gasperini masticano amaro ma l’agghiacciante prova di Verona è ormai dimentica, si riparte da qua.
Perin: 5,5 Nel primo tempo la fa da spettatore, costretto solo a raccogliere in fondo al sacco la conclusione di Taarabt. Nella ripresa non è costretto a grandi interventi, ma sul raddoppio milanista pare incerto, così come in un’altra occasione, che avrebbe potuto essere pericolosa.
Burdisso: 5,5 Solido, col passare dei minuti, nel primo tempo, si butta anche in avanti, quando la supremazia è rossoblu, ma su di lui pesa l’errato posizionamento in occasione del primo gol rossonero.
De Maio: 6 Al centro della difesa, guida le operazioni della retroguardia, e tiene costantemente d’occhio Pazzini, che non trova spazi. Non accorcia su Taarabt in occasione del gol, ma non commette altri errori. Nel finale va a fare il centravanti aggiunto.
Marchese: 5,5 Dalle sue parti c’è Honda, che è un fantasma biondo. Nel primo tempo non ha problemi, ma potrebbe anche essere più propositivo in avanti, così come nella ripresa.
Motta: 6 Sul gol milanista si trova spiazzato in mezzo a due avversari: fa una scelta, ma non è quella giusta. Poi è abbastanza anonoimo, tranne quando mette dentro il gol della speranza, ma tatticamente è prezioso.
Bertolacci: 6 Controlla De Jong, che un po’ sparisce dal gioco. Proprio come lui. Che non riesce a farsi sentire neanche nella ripresa. Se doveva essere il sostituto di Matuzalem, non sembra ancora adatto alla bisogna.
Sturaro: 7 Il più presente. Quando capisce che ci si può buttare in avanti senza correre grossi rischi lo fa, e con una certa autorità. È dal suo piede che partono le azioni più pericolose nel primo tempo, e nella ripresa è spesso lui a bloccare le azioni rossonere. Con buona autorità.
Antonelli: 6 Vale un po’ lo stesso discorso fatto per Marchese. Potrebbe essere più incisivo in avanti, e per qualche motivo, invece, si limita. Nella ripresa meglio, e meriterebbe, in almeno una occasione, maggior fortuna. 37′ st Konatè: S.V. Buttato dentro per provare a pareggiare, spreca un pallone che avrebbe potuto diventare un traversone importante.
Fetfatzidis: 6 Provare ci prova, ma non riesce a togliersi di dosso quel fumo che circonda le sue azioni. E quando ci prova, il Milan, sa che dalla sua parte, in fase difensiva, c’è più spazio. Qualche raro guizzo, ma niente di che. 37′ st Calaiò: S.V. Entra nel finale, ma non ha occasioni per farsi notare.
Gilardino:6 C’è e non c’è. C’è, perché Mexes e Rami stanno costantemente attenti su di lui, e non possono rischiare di lasciargli spazio, non c’è perché non trova i guizzi di cui è capace. Solo nel finale, di partita, ma il suo tiro è respinto da Mexes.
Sculli: 6 Combatte, perché è la sua cifra di gioco, ma non riesce a essere davvero incisivo. Ma è uno, si sa, che non molla mai. Troppo pasticcione, certe volte, ma su di lui si può contare, a patto di non aspettarsi raffinatezze.24′ st Centurion: 6,5 entra e fa bene, perché le sue accelerazioni danno qualche scossa, e contribuiscono a far crescere la pressione sul Milan. Vale per lui lo stesso discorso ripetuto tante volte questa sera: avrebbe meritato di più.