Economia

Ex Centrale del Latte, c’è ancora uno spiraglio: nuova manifestazione di interesse in attesa del vertice a Roma

centrale del latte

Genova. Tutto da rifare? Non proprio, anche se la conclusione della vertenza per l’ex Centrale del Latte di Genova certo non è a buon punto. Rispetto però ad alcune settimane fa, e in particolare al 13 marzo scorso, lo scenario non si presenta del tutto negativo. La notizia è proprio questa: dopo un epilogo amarissimo per i lavoratori di Fegino, la rottura tra Parmalat e Confindustria e le reciproche accuse, dalla riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Tursi emerge che un margine di trattativa ancora esiste.

Un esile spiraglio che andrà allargato nelle prossime settimane, a cominciare dall’importantissimo appuntamento del prossimo 16 aprile. Quel giorno a Roma si incontreranno, presso il Ministero dello Sviluppo economico, le istituzioni, Parmalat, i rappresentanti dei lavoratori e anche Confindustria.

“All’interno del consorzio Ausind – ha spiegato Massimo Sola, direttore generale di Confindustria Genova – alcune azienda hanno ancora interesse per le aree dell’ex Centrale. A queste se ne sono aggiunte di nuove. Per questo Confindustria sarà a Roma al ministero per ascoltare le proposte di Parmalat”.

Insomma, si respira un’aria di attesa. “Si riapre la partita, magari non con gli stessi soggetti imprenditoriali – è la posizione di Massimo Allegretti, Flai Cgil – ma il segnale è positivo se c’è anche Confindustria”. Al di là dell’incontro di oggi, però i sindacati vogliono capire se questa manifestazione di interesse si trasformerà in un’offerta vera e propria.

Il limite per trattare è il 30 settembre, data in cui scadrà la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori. Da lì in poi si aprono le porte della moblità, con una disastrosa conseguenza: ” Secondo l’accordo nazionale del luglio 2012 – spiegano Luca Maestripieri, segretario regionale Cisl e Michele D’agostino, segretario generale Uila Genova e Liguria – qualunque soggetto voglia investire nell’area deve ricollocare i lavoratori che lavoravano lì. Ma la mobilita rende non più vincolante l’accordo”.

Un’eventualità da scongiurare, anche facendo nuovamente ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Per ottenere una proroga dal Ministero del Lavoro, però, bisogna presentare un progetto industriale concreto. Progetto che può arrivare solo dopo aver trovato un accordo con Parmalat, che possiede le aree dell’ex Centrale del Latte. Si torna al punto di partenza, o quasi, sperando che questa sia la volta buona.

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