Genova. Sciopero al Carlo Felice e saltano le prove generali della Carmen di Bizet. Si accende così lo scontro sul piano industriale presentato dal Comune di Genova e respinto al mittente solo pochi giorni fa dai sindacati. Le sigle sindacali Fials, Uil e Snater hanno infatti deciso l’astensione dal lavoro per l’8 maggio.
“Andremo tutti a manifestare a Torino insieme ai nostri colleghi del Regio, davanti al ministro Franceschini” ha detto Nicola Lo Gerfo della Fials.
“Ognuno – avevano detto i sindacati dopo l’ultimo incontro con le istituzioni – deve assumersi le proprie responsabilità. Il nostro costo del lavoro è fermo dal 2003 e non capiamo perché dobbiamo rinunciare a dell’ulteriore personale. Molti non lo sanno, ma questo è uno dei teatri più grandi d’Europa e il personale è di 270 unità, ben al di sotto dell’organico funzionale di 326”.
“Lo sciopero – ha commentato il sindaco Doria – non aiuta in alcun modo a risolvere i problemi del Carlo Felice. I problemi possono essere risolti solo se questo piano di risanamento poi viene approvato dal commissario straordinario del governo ed è possibile ricevere dei finanziamenti pubblici che sono essenziali per la sopravvivenza del teatro”.