Genova. Sarà l’autopsia a chiarire definitivamente la causa del decesso scoperto ieri sera nel quartiere del Cep, sulle alture di Pra’.
Il ritrovamento della giovane vittima, un rumeno di 23 anni, il cui corpo era riverso in una pozza di sangue all’interno di un appartamento occupato in via Novella, aveva inizialmente fatto pensare all’ipotesi dell’omicidio.
Con il passare delle ore, invece, si è fatta strada un’altra più verosimile ricostruzione. Il 23enne potrebbe essere caduto o scivolato, andando a sbattere con violenza per terra. I lividi, secondo quanto appreso, sarebbero infatti compatibili con una caduta. La morte risalirebbe comunque a qualche giorno fa.
A dare l’allarme è stata una donna residente nello stabile che ieri in tarda serata, notando una finestra aperta dell’abitazione, si è incuriosita ed ha sbirciato all’interno scoprendo il corpo.
Il medico legale Francesco Ventura, di concerto con il sostituto procuratore Walter Cotugno, ha disposto l’autopsia. Il giovane non aveva addosso documenti. Per riuscire ad identificarlo sono state prelevate le impronte digitali per il confronto con la banca dati Afis della polizia di stato.