Cronaca

Bollette dell’acqua, comitati sul piede di guerra: “Aggirato il referendum: dal 2004 aumenti dell’80%”

acqua pubblica

Genova. “Le bollette sono già aumentate del 6,5% nel 2012 e del 5,6% nel 2013, ma questo non basta a saziare l’appetito di Iren”. Non usa giri di parole il Comitato genovese Acqua Bene Comune nel definire la situazione delle tariffe idriche sotto la Lanterna e non solo.

Questo mentre Antonio Bruno, capogruppo della Federazione della Sinistra a Palazzo Tursi comunica come “l’assessore Garotta ha dichiarato oggi in commissione consiliare che Iren anche questo anno non darà utili ai Comuni, ma li impiegherà per abbattere il debito, cioè i “puffi” del passato”.

Ma il cuore del problema è un altro e riguarda il rispetto dei referendum popolari che, solo pochi anni fa, hanno sancito il divieto di ottenere profitti dalla gestione dell’acqua. “Risulta che, nonostante quanto esplicitamente chiesto dai referendum, i gestori nel 2012 abbiano realizzato utili – continua Bruno – per oltre 20.000.000 di euro, sapientemente reindirizzati, per più della metà nelle casse di molti istituti di credito fra cui Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e prestiti, Unicredito, Bank of America-Merril Lynch e cioè fra le braccia della speculazione finanziaria”.

Il futuro, inoltre, non sarebbe per nulla roseo: “i genovesi, nei prossimi due anni, dovranno sborsare circa 30.000.000 di euro in più (di cui circa 17.000.000 solo per conguagliare il 2012) portando così i profitti del 2012 per i tre gestori a circa 38.000.000. Si aggira il risultato referendario reinserendo, oltre ad interessi passivi corrisposti a finanziatori, anche gli utili d’impresa per gli azionisti. Così in bolletta troveremo, tra le motivazioni di conguaglio previste anche le morosità oltre i due anni, le variazioni di costi dell’energia e quelli per compensare i minori volumi dei consumi rispetto a quelli presunti. Non ci basterà nemmeno risparmiare sui consumi, l’anno successivo ci aspetterebbero aumenti tariffari per compensare il mancato consumo.
Aumenti che già da anni sono una costante, basti pensare che dal 2004 ad oggi c’è stato un aumento di quasi l’80%”.

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