Economia

Niente fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga: da settembre 5mila lavoratori liguri senza cassa o mobilità

cgil, cisl uil ammortizzatori sociali

Liguria. Sono centinaia le richieste di accoglimento per gli ammortizzatori sociali in deroga giacenti in Regione Liguria, domande che non possono essere autorizzate per mancanza di risorse. “E’ la regola: l’INPS concede l’autorizzazione solo a fronte di una copertura certa – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil – Senza gli ammortizzatori sociali in deroga le aziende opteranno per i licenziamenti, quindi saranno i lavoratori della Liguria, privi di protezione sociale, a rimetterci”.

Per sollecitare le istituzioni e sensibilizzare l’opinione pubblica, Cgil, Cisl, Uil della Liguria promuoveranno sul territorio una serie di iniziative rivolte a sbloccare le risorse necessarie per questi strumenti che rappresentano nella nostra regione l’unico salvagente per migliaia di lavoratrici e lavoratori.

“Nella nostra regione sono almeno 5.000 i lavoratori e le lavoratrici che da settembre aspettano di avere il sostegno al reddito di cassa o mobilità in deroga – spiegano i sindacati – quindi è più che mai urgente che il Governo emani i decreti di copertura finanziaria come previsto dalla Legge di stabilità 2014 e dai provvedimenti Fornero”.

La protesta delle lavoratrici e dei lavoratori della Liguria caratterizzerà le iniziative del primo maggio, già organizzate come ogni anno. I sindacati formalizzeranno alle Prefetture la condizione dei territori, segnalando la situazione socialmente allarmante in cui versa la Regione.

“Ulteriori iniziative verranno proposte ai parlamentari liguri per sottolineare la gravità della nostra Regione, che è ferma alla copertura economica del mese di agosto 2013. Per Cgil-Cisl-Uil Liguria è infatti necessario che al più presto il Governo reperisca le risorse necessarie al fabbisogno tanto per il 2013 quanto per il 2014”, concludono i sindacati.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.