Genova. Il 12 marzo è partito il confronto tra i sindacati e Wartsila, la multinazionale leader nella costruzione dei grandi motori per navi, dopo la decisione dell’azienda di dichiarare 130 licenziamenti per gli stabilimenti italiani del gruppo.
Lo stato di agitazione vige da quel giorno e anche la proclamazione dello sciopero degli straordinari nelle sedi di Trieste, Milano, Genova, Napoli e Taranto. Oggi, però, a Genova si sta svolgendo uno sciopero di otto ore, con blocco delle portinerie. I lavoratori sono scesi in piazza dalle 6 di questa mattina e potrebbero anche dare vita a un corteo all’interno dell’area portuale.
“Come organizzazioni sindacali – afferma il coordinamento – abbiamo rigettato l’idea che si inizi a discutere dei necessari interventi industriali partendo dal tema degli esuberi e abbiamo ribadito il nostro rifiuto ad avviare la trattativa assumendo i licenziamenti come dato assodato. Riteniamo invece che vadano approfonditi in modo puntuale i contenuti di un piano industriale che abbiamo chiesto all’azienda di presentarci, che per quanto ci riguarda deve contenere invece il presupposto della prospettiva produttiva e occupazionale per il gruppo Wartsila in Italia”.