Regione. Un incontro “molto costruttivo”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, al termine del vertice convocato oggi in via Fieschi per discutere del destino di Atp e dei suoi 497 lavoratori, a un passo dal fallimento. Si è discusso a lungo, ma è prevalso “l’ottimo lavoro dei consulenti”, così come “il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali”.
Le richieste sono nette: recuperare il più possibile, soprattutto sulla contrattazione tagliata per la presentazione del concordato. “Oggi abbiamo costruito una buona piattaforma – ha spiegato Vesco – purtroppo manca l’apporto dei comuni azionisti, che, pur non avendo ancora manifestato nulla di officiale, pare abbiano perplessità e timori nell’affrontare il loro impegno alla copertura della quota di debito pregresso”.
Una parte del piano più che rilevante. “Se questa posizione fosse inavomibile – ha sottolineato l’assessore – ci creeerebbe non pochi problemi, perché pregiudicherebbe il lavoro fin qui fatto”. Di qui la richiesta di un tavolo urgente in Prefettura a Genova, con tutti i sindaci, per sbrogliare i nodi e proseguire il lavoro: entro i primi di aprile il piano industriale infatti deve essere presentato in tribunale, e “noi non vogliamo mancare quell’appuntamento – ha detto Vesco – il lavoro che stiamo facendo porta a salvare l’azienda, anche in previsione della gara del bacino unico a cui vogliamo che Atp arrivi sana e in condizione di concorrere”.
In mezzo, restano, per ora i timori dei sindaci azionisti. “Siamo riusciti a dare garanzie ai lavoratori, che sono i soggetti più coinvolti – ha ribadito l’assessore – non vedo come queste stesse garanzie non possano essere valide anche per gli azionisti. Il piano è solido e attuabile, possiamo produrre pareri legali, non ci sono ragioni per un disimpegno. Da parte loro però serve la volontà di colloborare costruttivamente, come fin dall’inizio, alla salvezza di Atp”.