Genova. Il terzo valico di nuovo al centro del dibattito. Dopo le recenti dichiarazioni dell’ad di Trenitalia Mauro Moretti, secondo cui da Genova a Milano le merci dovrebbero andare su gomma e non su ferro, una nuova polemica è alle porte.
“La bocciatura del Terzo Valico è l’occasione per impiegare i fondi che lo Stato Italiano spreca per questa opera nell’ammodernamento delle 5 linee che collegano i porti liguri boccia alla Val Padana e per il raddoppio della ferrovia verso la Francia – commenta Antonio Bruno, capogruppo FdS in Comune – Moretti dice una cosa banale, anche se continua a parlare di terzo valico come collegamento Genova – Milano, non è così è solo il collegamento ad alta velocità ferroviaria Fegino – Tortona dal costo esorbitante di oltre 6 miliardi di euro (con oltre 4,5 miliardi di euro non disponibili).
Quello che non è condivisibile delle dichiarazioni di Moretti è la rassegnazione ad abbandonare il trasporto di merci in ferrovia a favore del trasporto con i camion. Al contrario una politica economica – fiscale lungimirante potrebbe spostare (come fanno in Svizzera e Austria) quote significative su rotaia”. E’ la proposta che martedì il consigliere porterà in consiglio comunale al Sindaco Marco Doria.
Dal Comune alla Regione il passo è breve. La consigliera del Gruppo Misto, Raffaella Della Bianca twitta chiamando in causa il governatore Claudio Burlando e l’assessore alle Infrastrutture, Raffaella Paita: “la regione giochi da protagonista istituzionale,inviti subito #Moretti in consiglio regionale certezze su #terzovalico”. Poco dopo il cinguettio di risposta, della Paita: “il terzo valico e’ un diritto di Genova e della Liguria. Moretti se ne farà una ragione”. “Concordo – replica Della Bianca – ma sarebbe sbagliato sottovalutare e sempre meglio chiarire con forza!
Ribadisce Paita: “certo. E poi ci sono i fatti. I cantieri stanno procedendo”. Interviene anche Burlando: “il terzo valico non ce lo porta via più nessuno #Maurostaisereno”.
Domani pomeriggio, intanto, il movimento No Terzo Valico ha organizzato un presidio tra Isoverde e Campomorone, in concomitanza con l’inizio lavori del campo base per la galleria di servizio di Cravasco.