Cronaca

Scorta Civica, Genova si mobilita per i pm anti-mafia: “Bomb jammer anche a Di Matteo”

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Genova. Il Bomb Jammer, dispositivo che disinnesca i comandi a distanza per le auto bomba, che avrebbe salvato Falcone e Borsellino nel ’92, lo hanno le più alte cariche dello stato italiano e straniere, “Perché non darlo a magistrati più esposti?” Il pm Di Matteo a Palermo, Salvi a Catania, Viola a Trapani, ma anche la Boccassini a Milano. “Scorta civica” nasce per solidarizzare con i magistrati (e la scorta) impegnati in delicati processi e con l’intento di sensibilizzare il ministero dell’Interno a dotare i giudici del Bomb Jammer. Di qui volantinaggio e petizioni in tutta Italia. Oggi, nell’ambito delle iniziative di Scorta Civica Nazionale, sit in e raccolta firme anche a Genova.

“Scorta civica nasce a Palermo il 20 gennaio – spiega Federico Ferme – con un presidio giornaliero, dalle 9 alle 11, davanti al Tribunale. Nei giorni di udienza si sposta davanti all’aula bunker per garantire sicurezza e solidarietà al pool antimafia di Palermo, dopo le pesantissime minacce di Totò Riina che seppur al 41 bis ha sempre uomini che potrebbero eseguire i suoi ordini”.

Ferme, sta organizzando Scorta Civica Nazionale, ma in ogni città sono presenti i referenti locali. Alle 10 volantinaggio informativo davanti al Tribunale di Genova sul Processo cosiddetto “Trattativa Stato/mafia” che si sta svolgendo a Palermo. Poi consegna della petizione in Prefettura in Largo Lanfranco, diretta al Ministro degli Interni, per facilitare la mediazione “istituzionale” trasmettendo le firme a Roma. La raccolta firme si riferisce alla fornitura di Bomb Jammer per la scorta del pm Di Matteo, come assicurato dal Ministro degli Interni Alfano agli inizi di Dicembre 2013.

“Stiamo raccogliendo le firme in tutte le città, da Catania e Palermo già arrivate, così come Parma, Milano e oggi due rappresentanti di Scorta Civica saranno ricevuti in commissione antimafia a Palermo”.

Da gennaio dunque centinaia di cittadini in varie città d’Italia si sono aggregate in modo spontaneo e pacifico con sit-in, presidi, petizioni, volantinaggi informativi, per esprimere solidarietà e vicinanza ai Magistrati. Perché “La mafia nasce a Palermo – sottolinea Ferme – ma la corruzione morale che vaga per il paese crea situazioni di pericolo e zone grigie in tutto il paese, Liguria compresa, con tutte le inchieste e scioglimento consigli comunali per infiltrazioni mafiose, come la ‘ndrangheta nell’imperiese”.

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