Sampdoria-Verona: le nostre pagelle

Esultanza Palombo - Sampdoria Padova

Stadio Luigi Ferraris. Sansone regala il vantaggio, il Verona sciupa tre grandi occasioni e i blucerchiati dilagano con Ranan (servito involontariamente dall’arbitro Calvarese), un doppio Soriano e Palombo. Mihajlovic azzecca l’undici titolare e stende i gialloblù del collega Mandorlini. Nella giornata di grazia doriana si esalta pure Da Costa. Soddisfazione nella soddisfazione: i tre punti valgono alla Sampdoria il sorpasso sui cugini in classifica.

Da Costa 7: al 7’ è bravo nel negare a Toni la gioia di un pareggio che sembrava ormai inevitabile. Strepitosa, ma a bocce ferme, la parata sulla capocciata di Moras. Provvidenziale nella ripresa, per ben due volte, anche su Rebusic. Non sarà la sua miglior qualità ma contro il Verona azzarda e indovina anche le uscite alte. Spettacolo.

De Silvestri 6,5: scontro a tutta fascia con l’ex genoano Jankovic. I due non se la mandano a dire, macinando chilometri in un senso di marcia e nell’altro. Con una Sampdoria assoluta padrona del campo non c’è la necessità di rischiare nulla. Pulito.

Mustafi 6,5: nei primi minuti, con il Doria avanti di uno, si inventa un tacco nella propria area di rigore che gli costa le maledizioni di mezzo stadio ma fortunatamente nulla più, il Verona non ne approfitta. Poi è battaglia con Toni e se serve, il tedesco, si immola con il corpo per neutralizzare i tentativi del 9 gialloblù. Mastino.

Gastaldello 6,5: il solito giallo per il solito fallo lontano dall’area di rigore. L’ammonizione non condiziona il capitano che limita al minimo sindacale la propria aggressività. E tanto basta per regalare a Da Costa una domenica senza palloni da recuperare dalla propria rete. Muro.

Regini 7: Iturbe non sembra aver voglia di stupire e l’ex Empoli ne approfitta per regalarsi un’avanzata dietro l’altra. E non corre tanto per correre: quando Sansone lo lancia in velocità, serve a Soriano il pallone del 3-0. Scheggia.

Palombo 7: tolti i 10’ che vanno dal gol di Sansone al raddoppio di Renan, per il 17 blucerchiato è una partita senza patemi. Gli brillano gli occhi nel vedere i compagni andare ripetutamente a bersaglio. Quindi decide di prendersi la scena con la punizione del 5-0. Primo gol stagionale e compagni tutti addosso a lui. Atteso. Dal 34’st Salamon sv: entra per regalare al compagno la standing-ovation. Minuti.

Renan 7: pronti via cerca un sinistro dal limite che finisce la propria corsa sul palo alla destra di Rafael; poco male, ci pensa Sansone a trasformarlo nel vantaggio blucerchiato. Ma è la giornata giusta per osare, a maggior ragione se l’assist arriva, involontariamente, da Calvarese: al secondo tentativo il brasiliano non perdona. Protagonista.

Gabbiadini 6: con il compagno di squadra Renan è sfida tra mancini. Il premio di giornata va al brasiliano, palo e gol. Il numero 11 si deve accontentare di qualche conclusione fuori bersaglio, di tanto dialogo con i compagni di reparto e delle grandi attenzioni dei difensori avversari. Applaudito. Dal 16’st Eder sv: mezz’ora in campo ma il Doria ha abbassato i ritmi, giochicchia fino al 90’. Comparsata.

Sansone 7: quando Renan centra il palo si avventa come un falco sul pallone e lo spedisce alle spalle di Rafael. Reattivo e vivace, il gol non è un caso. Ci riprova anche ai minuti numero 15 e 21 ma il portiere gialloblù riesce a disinnescarlo. Indemoniato. Dal 25’st Bjarnason sv: rieccolo in campo, Mihajlovic lo butta nella mischia con il Doria avanti di 5 gol. Panchinaro fisso.

Soriano 7,5: Mihajlovic in tempi non sospetti gli ha chiesto di diventare giocatore decisivo per questa Sampdoria. Il ragazzo ha elaborato la richiesta e finalmente accontentato il suo tecnico con una doppietta al Verona. Gol da opportunista il primo, magia dopo 40 metri palla al piede il raddoppio. Eccolo.

Maxi Lopez 7: non segna ma la prestazione dell’argentino merita applausi. Tiene palla, prende botte e fa salire la squadra. Cerca e trova sempre la giusta imbeccata per favorire gli inserimenti dei compagni. A caccia della miglior condizione dimostra comunque di essere attaccante vero. Che bello il tacco smarcante per Sansone a inizio ripresa. Generoso.

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