Genova. Si sarebbero appropriati dei soldi dei sinistri liquidati dalla società di assicurazioni per cui erano agenti per diverse centinaia di migliaia di euro tra il 2008 e il 2009, soldi con cui avrebbero acquistato Rolex, quadri, oggetti di antiquariato, vino, ma anche pagato spese mediche o la ristrutturazione della casa. Per questo sette persone sono ora state citate a giudizio dal Tribunale di Genova. Si tratta di Maurizio Sacco, Ermanno Peyrone, Anna De Leo, Kreshnik Kacanilu, Daria Mosconi, Francesco Rossi e Guido Gatti.
Il reato ipotizzato dalla Procura è quello di appropriazione indebita a cui si aggiungono due casi di truffa per altrettanti sinistri mai avvenuti per cui la società aveva liquidato rispettivamente 12.750 euro e 17.500 euro. Gl imputati erano tutti agenti della compagnia di assicurazioni Faro, società posta in liquidazione coatta amministrativa a metà del 2011.
In particolare il torinese Maurizio Sacco, classe 1974, avrebbe da solo sottratto circa 360 mila euro. Tra le spese? Ben 5 orologi Rolex, ciascuno del valore di 4-5 mila euro, quasi 12 mila euro di argenteria e orologi di marca non precisata, diverse auto usate (tra cui due audi 3 e una bmw), 400g di tartufi per oltre 1.400 euro, camicie, cravatte, vino. Non solo a giudicare dagli acquisti sembrerebbe proprio aver messo su casa grazie ai soldi non suoi: tra le voci di spesa contestate ci sono infatti la ritinteggiata di un appartamento, mobili, elettrodomestici, tv color, mensole, attrezzi per palestra e lampade.
Per gli altri imputati le cifre sono un po’ più modeste, ma i casi sono tantissimi anche attraverso l’utilizzo di amici e parenti come beneficiari di comodo. Il processo comincerà il prossimo 18 novembre.
La Faro assicurazioni è stata dichiarata fallita un paio d’anni fa e la Guardia di Finanza avrebbe scoperto un “buco” da 20 milioni. Il fallimento ha messo in crisi migliaia di professionisti e sopratutto decine di Asl in tutta Italia che avevano stipulato polizze proprio con la Faro.