Parco Aveto, riapertura e rilancio della Miniera di Gambatesa: c’è l’impegno della Regione

miniera gambatesa

Regione. La Regione Liguria si impegna a rilanciare la Miniera di Gambatesa, comune di Ne, in Val Graveglia, nel Levante Ligure, fino a due anni fa un sito turistico visitato da migliaia di persone, il più visitato nel Genovesato, subito dopo l’Acquario del porto Antico e poi chiuso per via della scadenza della concessione mineraria. In pratica, quando funzionava l’attività estrattiva del manganese, le visite, sia pure con le dovute limitazioni, erano possibili, oggi che l’impianto è, di fatto, solo un sito turistico, le cose si complicano.

Da qui l’iniziativa della Regione Liguria con gli assessori ai Parchi e al Turismo Angelo Berlangieri e Renata Briano che in mattinata hanno presentato un provvedimento, approvato dalla giunta Burlando, con una serie di indirizzi operativi per la riapertura del museo minerario di Gambatesa.

In sintesi, la delibera regionale, dopo un incontro degli assessori nei giorni scorsi con il comune di Ne e l’Ente Parco dell’Aveto, fissa i passaggi-chiave per la riapertura.

Sulla base degli approfondimenti fatti, la Regione Liguria si è impegnata a sostenere l’Ente Parco dell’Aveto per ottenere dal Ministero la qualificazione di bene culturale per la miniera di Gambatesa, altro punto una legge regionale ad hoc per adeguare tutte le normative di sicurezza per disciplinare le attività turistiche, culturali, sociali del sito, diverse da quelle che riguardava il sito in piena attività estrattiva.

La Regione Liguria preparerà una stima dei costi degli interventi in programma, per trovare poi le risorse necessarie e aiutare l’Ente Parco dell’Aveto a reperirne altre, statali e comunitarie.
Tempi stimati per la riapertura 2015.

leggi anche
miniera gambatesa
Chiusa dal 2011
Museo della miniera di Gambatesa, primo passo verso la riapertura

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.