Genova. Non si placano le polemiche riguardo al mercato di Forte dei Marmi, ospitato nell’area del Porto Antico di Genova. Una presenza fortemente contestata nelle ultime settimane dagli ambulanti genovesi che, come ultimo atto, ieri mattina hanno pubblicamente bruciato le proprie licenze. Ad intervenire oggi è la stessa Società Porto Antico, chiamata in causa dai manifestanti.
“Abbiamo offerto agli ambulanti genovesi – ha spiegato il presidente Ariel Dello Strologo – le stesse condizioni di Forte dei Marmi ma, per ora, non hanno accettato”.
“La società – spiega ancora – ha come missione quella di ospitare nelle proprie aree manifestazioni o eventi che possano essere di interesse per la città. Noi abbiamo ritenuto che, con le dovute cautele, l’introduzione di mercati a tema o di qualità potesse essere di interesse e, di conseguenza, ci siamo mossi col mercato di Forte dei Marmi per fissare un massimo di 8 date all’anno. Le stesse condizioni economiche e possibilità sono state offerte agli operatori genovesi e non sono state accolte”.
“La società Porto Antico – ha concluso Dello Strologo – deve ricavare redditi dagli eventi che vengono promossi nell’area per reinvestirli in altre attività a beneficio della città, come gli spettacoli musicali estivi. Il bilancio in pre consuntivo ha comunque un utile di 1,3 milioni di euro”.