Sampierdarena. Stava proseguendo l’attività dello zio, già fermato per la ricettazione di 400 chili di rame, ma è stato scoperto dalla polizia durante un controllo di routine in Lungomare Canepa a Sampierdarena.
Gli agenti hanno notato due individui entrare velocemente in una casa abbandonata, e hanno riconosciuto uno dei due. Si trattava di un 22enne rumeno, con numerosi precedenti, nipote di un 51enne rumeno sottoposto, una decina di giorni fa, a fermo per ricettazione di circa 400 chili di rame.
I poliziotti inoltre erano a conoscenza che la struttura all’interno della quale i due avevano trovato rifugio, è stata utilizzata per tagliare le guaine di plastica che ricoprono il rame rubato soprattutto dalle linee ferroviarie, rendendo così impossibile risalire alla proprietà del prezioso metallo e facilitando la vendita del prodotto ai ricettatori.
Sospettando quindi che il nipote stesse proseguendo l’attività dello zio, gli agenti hanno deciso di seguire i due all’interno dell’edificio, sorprendendoli mentre con dei cutter erano intenti a sfilare dei filamenti di rame dalle guaine di protezione.
Il 22enne e il suo complice, un connazionale di 27 anni, sono stati arrestati per ricettazione e portati in carcere a Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono stati inoltre recuperati circa 90 chili di rame, di cui 70, grazie alle verifiche effettuate da personale della Polizia Ferroviaria, restituiti e Rete Ferroviaria Italiana, mentre una ventina sono stati posti sotto sequestro.