Genova. L’Associazione Italiana per lo Sviluppo del Talento e della Plusdotazione (www.aistap.org), approda a Genova. In collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica, l’Aistap, che ha sede proprio nel capoluogo genovese, porta all’interno dell’ istituto “Deledda International” , il format Talentingioco: che è stato presentato di recente nelle città di Milano,Roma e Monza e che chiuderà il suo tour proprio a Genova.
L’appuntamento è per sabato 29 marzo a partire dalle ore 9, ed è aperto a tutti gli studenti genovesi. Chi vuole iscriversi può farlo presentandosi direttamente a scuola, in corso Mentana, 27, sabato mattina alle ore 8 e 45. Il costo è di 10 euro ad alunno.
Gli studenti avranno due interessanti alternative: giocare con le parole e scoprire il mondo del giornalismo, insieme alla giornalista Donatella Lauria e divertirsi con i numeri e Giorgio Dendi, campione internazionale di giochi matematici. Si parlerà dell’evoluzione dell’informazione dal cartaceo all’online e si darà ai ragazzi la possibilità di creare una “mini” redazione e scrivere articoli dopo una prima fase teorica.
“Ringrazio di cuore l’istituto genovese “Deledda” per la disponibilità – commenta Anna Maria Roncoroni, presidente dell’Aistap – ed in particolare il preside dottor Venzano e il vice preside, dottoressa Gosio.”
Talentingioco è un’opportunità per i ragazzi di confrontarsi con personalità competenti e di arricchire il loro patrimonio di sapere. E’ inoltre una valida offerta fornita agli studenti di sperimentare modalità innovative di apprendimento, entrando in contatto con metodologie diverse.
All’interno di una cornice festosa e di condivisione, i partecipanti affrontano argomenti e temi in un modo diverso rispetto a quello a cui sono abituati, per far sì che possano scoprire o consolidare una passione. L’idea è quella di far emergere le idee e le intuizioni che ci portiamo dentro, che non sempre trovano terreno fertile per crescere e per svilupparsi. L’intento è quello di dare opportunità formative al più alto numero possibile di studenti, nel rispetto delle inclinazioni e degli interessi di ognuno, utilizzando un modello d’insegnamento basato sulla cooperazione tra gli studenti stessi ma anche tra gli studenti ed il docente: che in questo caso diventa il mezzo attraverso il quale si apprende e il “fornitore” degli strumenti che permettano a i partecipanti di imparare ad apprendere.