Genova. E’ stato assegnato nel pomeriggio di oggi l’appalto per la ristorazione scolastica nel Comune di Genova. L’aggiudicazione provvisoria, che conta circa 30 mila pasti al giorno e coinvolge 800 tra lavoratrici e lavoratori, prevede l’assegnazione di 8 lotti su 10 (i lotti corrispondono a aree geografiche cittadine che non coincidono con i Municipi).
I termini per l’assegnazione definitiva prevedono la verifica dei dettagli di aggiudicazione rispetto alle offerte: orari di lavoro, sicurezza, costo del lavoro, format di qualità e di organizzazione.
Salvo ricorsi, il 21 di aprile 2014 è la data che il Comune di Genova ha indicato come possibile per il passaggio al nuovo gestore. Tale termine dovrà tener conto dei 35 giorni di tempo per i possibili ricorsi e le ultime verifiche per l’aggiudicazione definitiva.
“La Uiltucs di Genova auspica il massimo rigore sul controllo degli appalti da parte dell’Amministrazione comunale genovese – dichiara Fabio Servidei, segretario area metropolitana Uiltucs – In un contesto economico-sociale già compromesso dalla crisi, è importante salvaguardare la clausola sociale, ovvero il passaggio dei lavoratori dalle ditte uscenti a quelle subentranti, garantendo quindi alle maestranze, in maggioranza donne, continuità lavorativa e salariale”.
Il personale impiegato nelle mense scolastiche genovese è composto da una maggioranza femminile, con una rilevante presenza di contratti part-time che prevedono un minimo di 15 ore contrattuali. Il servizio di ristorazione, svolto dalle operatrici, rappresenta una prestazione di alta qualità che si rivolge ad un’utenza finale estremamente delicata come l’infanzia e l’adolescenza. Basti pensare alla complicata fase di lavoro dedicata alle diete speciali (celiaci, diabetici ecc…)
“Questo difficile format deve essere garantito, sapendo che il costo di un’ora dell’appalto è legato per più del 50% al costo del lavoro – conclude Servidei – La percentuale rimanente è rappresentata dalle derrate alimentari e dall’organizzazione aziendale”.