Genova. I lavoratori dell’Autorità Portuale di Genova sono scesi in piazza e stanno dando vita a un presidio davanti alla prefettura perché rischiano un’importante decurtazione dello stipendio a seguito del decreto legislativo 78 del 2010, che prevede appunto una decurtazione economica per tutti i dipendenti della pubblicazione amministrazione.
“Non volendo fare una lotta tra lavoratori, perché purtroppo quelli della pubblica amministrazione sono già stati colpiti da questo decreto ingiusto, non riteniamo che questa normativa debba essere applicata ai lavoratori dell’Autorità Portuale in quanto hanno un contratto di natura privatistica, stipulato tra componenti privatistiche e datoriali, come previsto dalla norma che regola la portualità”, spiega Roberto Gulli, segretario regionale Uiltrasporti.
I portuali vogliono incontrare il Prefetto. “Chiediamo che intervenga e che possa aiutarci, almeno insieme ai parlamentari territoriali, affinché si possa portare la nostra condizione alla normalità”, conclude Gulli.
Lo stesso presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, durante lo sciopero del novembre scorso, aveva detto di condividere appieno le ragioni della protesta, sottolineando la necessità di una riforma seria dei porti, settore trainante dell’economia italiana, ma paralizzato da lacci e lacciuoli.