Genoa-Catania: le nostre pagelle

alberto gilardino genoa

Stadio Luigi Ferraris. Il Genoa passeggia sul Catania. Sono Antonelli e Sturaro a firmare il 2-0 che consente ai rossoblù di raggiungere quota 35 punti in classifica. Fantastica prova di Sculli, ottima l’intesa con Antonelli. Antonini è leader senza fascia, Konate un centometrista che deve raddrizzare la mira.

Perin 6: regala un volo plastico su un cross di Bellusci, esteticamente spettacolare. Sempre attento e sicuro. Il Catania è poca cosa, per il portiere rossoblù è una giornata di relax. Sereno.

Antonini 6,5: la furia agonistica è quella di sempre, dalla prima giornata di campionato a oggi nulla è cambiato. Qualche tackle provvidenziale sulle sterili ripartenze catanesi. Leader. Dal 37’st Calaiò sv: l’eroe di Napoli entra e il Genoa raddoppia. Quantomeno porta bene. Cornetto.

Portanova 6: comincia con un erroraccio che regala a Keko l’unica vera occasione del Catania. Il capitano non si scoraggia e la superiorità numerica regala maggiore tranquillità a tutto il pacchetto arretrato. Spalle larghe.

Burdisso 6: l’ex romanista non è ancora al top della condizione ma contro un avversario come il Catania la sua malizia basta e avanza. Cerca gloria in attacco con una capocciata che non inquadra di poco lo specchio della porta. Mestierante.

Motta 6,5: buona spinta sulla corsia di destra, da una sua iniziativa nasce la prima palla gol del Grifone. Dialoga poco con Konate, ma la fase difensiva è tutta sua. Sicuro.

Sturaro 7: nel primo tempo guadagna molti falli sulla line mediana del campo, nella ripresa si concede invece la gioia del primo gol in Serie A. È quello che chiude la partita. Non è forse sempre nel vivo dell’azione ma non sfigura nella cerniera di centrocampo che crea con Bertolacci. Un giovane sul quale puntare. Promessa.

Bertolacci 6: non gli si può chiedere di fare quello che fa Matuzalem. Lui è Bertolacci, ha altre caratteristiche. L’ex romanista spreca una ghiotta occasione (non trova un liberissimo Konate, il passaggio era facile facile) ma tocca mille palloni, è vivo. Frizzante. Dal 1’st Fetfatzidis 6: ci mette tanto, troppo a entrare in partita. La sufficienza arriva grazie al passaggio per Sturaro che vale il 2-0. Pasticcione.

Antonelli 7: è il numero 13 a sbloccare la partita. Non riesce proprio a liberarsi del vizietto del gol. Gasperini lo schiera sulla linea dei centrocampisti ma poco importa, quando vede la porta l’esterno rossoblù ci prova: quando gli dice bene e una vera goduria per il popolo rossoblù. Bomber.

Sculli 7: c’è chi lo dava per finito. Sarà, con la maglia rossoblù sembra avere vent’anni e la grinta di chi ha ancora tutto da dimostrare. Spinge in attacco, aiuta in fase difensiva. Strepitoso il dialogo con Antonelli sulla corsia mancina, è quello che frutta il vantaggio. Highlander. Dal 13’st Cabral 6: con un Catania così e per di più in 10 c’è spazio anche per lui. Pochi palloni giocati e quindi pochi errori. Redivivo.

Gilardino 6: in occasione del gol di Antonelli ha il merito di portar via con sé un paio di avversari. Punto di riferimento e terminale offensivo, non inganni il fatto che giochi sempre spalle alla porta: il numero 11 è sempre lì. Peccato sciupi un paio di occasioni. Murato.

Konate 6,5: la sua forza ha avuto la meglio sulla fantasia di Fetfatzidis. Il numero 77 ripaga Gasperini con una buona prestazione e sfiora ancora una volta il gol in due circostanze. È un missile il pallone che calcia dal limite e sfiora il palo nel primo tempo; sono pochi centimetri, nella ripresa, a negargli gioia del gol. Lottatore.

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