Genova. Il destino incerto del Waterfront e lo stadio della Sampdoria che sembra tramontare, in mezzo il duello a distanza tra Comune e Porto. Sara Armella, presidente di Fiera di Genova, non entra nel merito, il futuro è già tracciato dal piano industriale approvato l’anno scorso: meno spazi e più efficienza per stare al passo con i tempi.
“Saranno le istituzioni responsabili della pianificazione urbanistica e portuale a decidere come utilizzare le aree liberate dalla Fiera – ha detto oggi Armella, a margine della presentazione della Fiera Primavera – noi lo abbiamo detto da tempo: la Fiera ha bisogno di meno spazi per essere più efficiente e adatta alle esigenze di oggi”. Un quartiere fieristico più compatto e moderno, come sta accadendo per le altre realtà in Italia.
“Gli enti competenti avranno occasione di discutere – ha aggiunto mentre tra Comune e Autorità Portuale è in corso un botta e risposta al vetriolo – per quanto ci riguarda possiamo chiedere che funzioni e destinazioni delle aree siano compatibili e coerenti con un quartiere fieristico che seppur ridotto vuole essere protagonista”.
Il pensiero è al prossimo Salone Nautico, dopo la svolta dello scorso anno. “Sulla prossima edizione si sta lavorando – ha sottolineato Armella – intanto l’appuntamento con la vela ad aprile, e poi la tappa finale delle Audi Series sono ottimi segnali di quanto fatto insieme ad Ucina. Confidiamo di consegnare un prodotto moderno al passo con i tempi e anche con una buona dose di innovazione”.