Ieri una delegazione di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, composta dal Presidente nazionale Fabrizio Licordari e il Presidente regionale Abruzzo Ottavio Di Stanislao, ha incontrato i rappresentanti dei partiti di governo Partito Democratico e Nuovo Centro Destra circa il riordino del comparto e la definizione di una normativa nazionale in materia di gestione delle concessioni demaniali marittime.
A Largo del Nazareno, gli imprenditori turistici balneari sono stati accolti dalla divisione economica del Partito Democratico. Armando Cirillo e Filippo Taddei e unitamente ad alcuni esponenti dei due rami del Parlamento hanno ascoltato e rinnovato le istanze degli operatori balneari, confermando il proprio impegno a individuare, unitamente alle Associazioni di categoria, “soluzioni normative utili a cancellare quella incertezza che da troppo tempo attanaglia le imprese e che, di per sé, è stata ostacolo a investimenti e nuova occupazione; il riconoscimento del valore commerciale delle imprese in sede di evidenza pubblica; misure correttive nella procedura di calcolo dei canoni demaniali per i concessionari pertinenziali con la promessa di andare a riattivare quel tavolo governo – rappresentanze sindacali che, alla guida del Sottosegretario Baretta, solo pochi mesi fa sembrava essere giunto ad un passo dalla risoluzione della vicenda”.
Dello stesso avviso il Nuovo Centro Destra, presso la cui sede i balneari sono stati accolti dal Vice Ministro all’Economia e Finanze Luigi Casero e dall’On.le Pizzolante, Vice Capogruppo NCD alla Camera.
Elemento di spicco della proposta avanzata dal Nuovo Centro Destra riguarda il progetto di legge relativo ad un diritto di superficie in favore di chi nel tempo ha effettuato investimenti ed ha creato un azienda.
Nel corso di entrambi gli incontri, il Presidente di Assobalneari Italia Licordari è intervenuto rispetto alla natura e alla rappresentatività di quel tavolo operativo che, partendo dall’esperienza Baretta, dovrà riprendere i lavori quanto prima per individuare un quadro di misure congrue come quadro normativo nazionale che dovrà essere difeso e sostenuto in sede Europea. “Abbiamo chiesto- ha dichiarato Licordari- che il tavolo sia espressione di tutte le forze politiche che vogliono