Genova. Avrebbero simulato una rapina per frodare l’assicurazione: per questo è stato chiesto il rinvio a giudizio per l’orafo Marco Massera, la sua compagna e contabile Annalisa Caoduro, il collega Lorenzo Ferraris e un carabiniere, Andrea Lattere, arrestati nell’aprile del 2012.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Biagio Mazzeo, i quattro avevano messo in scena la rapina, avvenuta nell’ottobre 2011, in via Cassa di Risparmio, per frodare appunto l’assicurazione. In particolare, gli inquirenti avevano ricostruito che il carabiniere aveva trovato un pregiudicato da assoldare per compiere l’assalto all’orefice e reggere il gioco alla banda. Massera aveva così ottenuto dall’assicurazione un risarcimento di oltre un milione e mezzo di euro.
La falsa rapina era stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso del negozio: dalle immagini si vedeva il rapinatore entrare nel locale, colpire l’orafo e scappare con la refurtiva. In un primo momento era stato arrestato l’autore, un albanese. Ma successivamente era venuta a galla la verità. I quattro devono rispondere di simulazione di reato, frode all’assicurazione, mentre Massera è accusato anche di calunnia.