Genova.La Provincia di Genova toglie di mezzo un paradosso, ovvero l’appesantimento burocratico imposto, per legge statale (un regio decreto del 1904), ai privati cittadini intenzionati a tagliare piante pericolanti negli alvei o sulle sponde dei torrenti. D’ora in poi, nei rivi più piccoli (quelli con bacino inferiore a 1 kmq) sarà possibile fare queste operazioni di pulizia, purché manuali, ovvero senza l’ausilio di mezzi meccanici come pale o escavatori, senza chiedere l’autorizzazione alla Provincia, come accadeva finora: sarà sufficiente dare all’ente comunicazione che si intende procedere al taglio, senza dover sborsare denaro, come prima, in oneri di istruttoria.
Questo snellimento amministrativo, che risponde a una logica di buon senso, è previsto dal nuovo “regolamento di polizia idraulica” che la Provincia di Genova ha approvato pochi giorni fa cogliendo l’opportunità data da un regolamento regionale (n. 7, “isposizioni per il rilascio delle concessioni ai fini dell’utilizzo delle aree del demanio idrico” pubblicato sul B.U.R.L. n.15 del 16/10/2013). La Provincia di Genova, infatti, dal 2001 è delegata dalla Regione Liguria, con la legge regionale. n. 18/99, a svolgere le funzioni di gestione del demanio idrico fluviale.