Cronaca

Sciopero Amt, 105 mila euro di multa ai sindacati: “Ci rivolgeremo ai legali”

amt sciopero selvaggio 19 novembre 2013
Foto d'archivio

Genova. “Abbiamo letto con stupore sul sito della Commissione di Garanzia la notizia delle sanzioni alle organizzazioni sindacali circa la mobilitazione dello scorso novembre. La Filt Cgil e le altre Organizzazioni sindacali hanno chiesto ai propri legali di esaminare la questione qualora dovessero pervenire comunicazioni in merito”. Lo afferma Camillo Costanzo, segretario Generale Filt Cgil Liguria.

“La notizia arriva il giorno dopo la decisione delle organizzazioni sindacali di categoria di rinviare, a causa del maltempo, lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale (su un rinnovo contrattuale atteso da 6 anni) e la decisione della Filt Cgil Liguria di sospendere uno sciopero regionale nel comparto Trenitalia. Questo è un esempio del grande senso di responsabilità del sindacato che stride con l’entità delle sanzioni, immotivate e sproporzionate. La stessa decisione che la Commissione avrebbe adottato in questa occasione dovrebbe essere dimostrata anche in favore di una seria politica del trasporto nel Paese”, dice Costanzo.

L’Autority ha comminato una multa di 25 mila euro ciascuno alle organizzazioni Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal, 20 mila euro per UilTrasporti e 10 mila euro per Ugl Trasporti.

”A noi non è ancora arrivata la comunicazione ufficiale della multa, ma appena avremo in mano il documento faremo sicuramente ricorso al Tar del Lazio”. E’ quanto ha commentato Andrea Gatto, leader della Faisa Cisal, in merito alla notizia della multa da 105 mila euro comminata dall’Autorità di garanzia per i cinque giorni di sciopero dei bus dello scorso novembre in cui i lavoratori protestavano contro la privatizzazione dell’azienda.

”Anche l’Amt – prosegue Gatto – aveva scritto alla commissione che i sindacati non c’entravano nulla con lo sciopero, non era stato proclamato da noi. Anzi, noi eravamo in piazza per evitare che si surriscaldassero gli animi e che la protesta degenerasse in violenza”.

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