Genova. Interrogatorio di circa quattro ore per il presidente di Amiu Marco Castagna, comparso davanti al pm Walter Cotugno nell’ambito dell’inchiesta sugli sversamenti di percolato dalla discarica di Scarpino nel rio Cassinelle che si sono verificati un mese fa durante le piogge eccezionali che si sono abbattute su Genova.
Castagna ha spiegato al magistrato che la società ha incaricato tre professori esperti in geologia per le operazioni di scavo e per la trivellazione di otto pozzi lungo il perimetro della discarica di Scarpino per l’analisi approfondita del sottosuolo con l’obiettivo di intercettare in profondità le acque delle falde prima che vengano toccate dai liquami.
L’Amiu, ha detto Castagna al magistrato, ha inoltre acquistato 165 mila euro di argilla per completare e sanare gli impianti della discarica e, infine, che sono allo studio soluzioni per limitare e prevenire gli effetti legati ai +cambiamenti climatici che si ripercuotono anche sulla gestione della discarica.
L’azienda è ritenuta responsabile della violazione delle leggi che regolano il trattamenti dei rifiuti e quindi per responsabilità amministrativa dell’ente derivante da reato. Nel registro degli indagati era finito anche il direttore generale, Pietro D’Alema. In prima battuta erano stati indagati Carlo Sacco, direttore degli impianti di smaltimento, e Paolo Cinquetti, responsabile della qualità e dei laboratori di analisi e il tecnico Maurizio Balleri.