Genova. Proseguono le indagini nella procura di Genova sullo sversamento di percolato nel rio Cassinelle e sulla gestione della discarica di Scarpino. Ieri è stato sentito per oltre 4 ore il presidente di Amiu Marco Castagna, in qualità di legale rappresentante di amiu, mentre tra 15 giorni sarà sentito l’ad e direttore generale di Amiu Pietro D’Alema.
La Procura intanto ha allargato gli accertamenti, oltre al funzionamento del depuratore di Cornigliano, ad alcuni centri di trattamento e smistamento dei rifiuti fuori dal perimetro regionale. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza settore Ambiente, mirano a capire quali tipi di rifiuti arrivino alla discarica di Scarpino.
Intanto Legambiente, che aveva presentato nelle scorse settimane un esposto presso la procura della Repubblica ribadisce la richiesta di dimissioni da parte del direttore generale di Amiu Pietro D’Alema, dopo la notizia apparsa su un quotidiano locale dell’esistenza di un documento della Provincia di Genova che già nel 2011 evidenzia la richiesta di interventi da parte di Amiu per evitare le tracimazioni del percolato, questione già sollevata in aula a Tursi dal capogruppo della Lista Doria Enrico Pignone.
“Nel contempo si evidenzia – scrive Legambiente – come un tale documento non abbia avuto alcun riscontro presso le autorità politiche del Comune, della provincia e della Regione che si mostrano a scoppio ritardato sorprese per un disastro annunciato e di cui erano a conoscenza da due anni”.
Analogo giudizio quello espresso dal capogruppo della FdS Antonio Bruno, che aggiunge: “Mi sarei aspettato qualche intervento del Sindaco Doria in merito almeno alla sospensione cautelativa dei dirigenti coinvolti nell’inchiesta, ma a tutt’oggi niente e’ successo e mi chiedo il perché”.