“Rivaluta”: Genova capofila del progetto per aiutare e valorizzare le competenze degli immigrati

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Genova. Il Comune di Genova è il soggetto capofila del progetto “Rivaluta”, da poco avviato, che si pone come strumento per aiutare le persone immigrate a riappropriarsi delle proprie competenze e a valorizzarle.

Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento del Ministero degli Interni attraverso il Fondo Europeo Immigrazione, viene realizzato dall’Amministrazione comunale genovese, in partnership con Arci Liguria, la cooperativa La Comunità, il Comune di Savona e con l’apporto tecnico della società a responsabilità limitata Job Centre. Anche altre istituzioni – in primo luogo la Provincia di Genova, la Regione Liguria, l’Università e la Scuola – con il privato sociale, le agenzie formative, le parti sociali, stanno sostenendo il progetto sia operativamente che nella sua dimensione strategica e culturale, con questi obiettivi: ampliarne la “governance” e la corresponsabilità e quindi gli effetti di lungo periodo, contribuire all’attuazione concreta della nuova normativa italiana sul riconoscimento delle competenze, partendo dalle persone immigrate.

Il progetto si basa sulla considerazione di fondo che, pur diminuendo l’afflusso (i permessi di soggiorno concessi in Italia per motivi di lavoro sono passati dai 150.098 del 2007 ai 70.892 di oggi), le persone immigrate sono una risorsa crescente nel mercato del lavoro. Nel nord ovest, nel terzo trimestre 2013 la percentuale rispetto al totale degli occupati era dell’11,7 per cento. Inoltre, a parità di livello di istruzione (laurea e “post lauream”), la quota di lavoratori comunitari ed extracomunitari impiegati con mansioni di basso livello è pari al 25,5 per cento del totale, a fronte dello 0,5 per cento degli italiani, che per l’83,8 per cento svolgono funzioni dirigenziali, professioni intellettuali e tecniche, contro appena il 32,6 per cento degli stranieri. Anche le competenze dei diplomati stranieri tendono ad essere sottoutilizzate.

Pertanto, il progetto offre un servizio specifico per accompagnare le persone immigrate a svolgere un percorso individuale di riappropriazione delle proprie competenze, finalizzato alla loro valorizzazione e al loro riconoscimento e, in quanto possibile, alla loro certificazione e al loro riutilizzo.
Si tratta di un progetto che richiede volontà e attivazione da parte dell’interessato, il quale deve non tanto aderire ad un servizio offerto, ma esserne in prima persona il motore e il protagonista e che richiede un investimento in termini di impegno e di tempo dedicato.

Il progetto “Rivaluta”, che è in fase d’avvio, ha accolto le prime persone a partire dalla metà dello scorso dicembre. Attualmente sono 20 le persone di cui si occupa, 7 uomini e 13 donne di 11 diverse nazionalità: 6 provengono dal Marocco, 2 da Cuba, 2 dal Peru, 2 dalla Tunisia, 2 dall’Ucraina, 1 dall’Argentina, 1 dalle Bahamas, 1 dal Benin, 1 dal Cile,1 dal Congo e 1 dall’Iran. Di queste persone, più della metà ha meno di 40 anni. Fra loro, gli occupati sono 14, ovvero il 70 per cento: solo il 20 per cento, però, è occupato a tempo indeterminato, il 10 per cento a tempo determinato, il 35 per cento in modo discontinuo e il 5 per cento in nero. Tutti hanno competenze che vogliono rimettere in gioco, con richieste di: revisione del curriculum; creazione di un portafoglio di competenze; individuazione di una formazione capace di aumentare la spendibilità; inserimento in un’azienda per verificare le competenze ; percorso di equipollenza dei titoli.

Per partecipare al progetto occorre avere i seguenti requisiti: cittadinanza non comunitaria e permesso o carta di soggiorno in vigore; buona conoscenza della lingua italiana; residenza in provincia di Genova o Savona; stabilità lavorativa e/o soddisfazione dei bisogni primari; competenze lavorative pregresse e consolidate (attività lavorative svolte nel proprio paese per un periodo significativo) o titoli di studio da validare/riconoscere/ completare. I colloqui si svolgono con cadenza e per un periodo variabile in base alle esigenze concordate con l’operatore.

Il progetto prevede: incontri individuali con un operatore per analizzare la storia professionale, le conoscenze e le competenze possedute e da rimettere in valore (costruzione del curriculum e del portafoglio delle competenze); sostegno alla valutazione e alla certificazione delle competenze in aziende ospitanti, attraverso inserimenti temporanei dedicati (stage); sostegno alla validazione dei titoli e delle esperienze possedute; sostegno alle azioni di ricerca di opportunità formative adeguate.

Il percorso è attivo a Genova e Savona. Per partecipare occorre mandare una mail a rivaluta@comune.genova.it, specificando il comune di residenza e indicando un recapito telefonico. Il progetto ha anche una pagina facebook:
https://www.facebook.com/progettorivaluta.

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