Politica

Regione, Ezio Chiesa presenta nuova proposta di legge elettorale: “Basta tergiversare”

ezio chiesa

Regione. Ezio Chiesa l’aveva promesso, lo scorso anno, quando la sua proposta di legge per l’elezione del Consiglio Regionale approdata in aula non aveva ottenuto i voti necessari per essere approvata: “Appena trascorsi quattro mesi (il tempo necessario per presentare un disegno di legge relativo ad un argomento già trattato ndr) ripresenterò la proposta”.

“Questa volta non ci sono più alibi – attacca Chiesa – prima in Commissione e poi in Consiglio dovremo lavorare tutti insieme per approvare la nuova legge con la quale andremo al voto il prossimo anno”.

Il nuovo disegno di Legge presentato da Chiesa non si discosta di molto rispetto al precedente.

“Obiettivo principale – afferma il consigliere di Liguria Viva – eliminare il tanto vituperato listino che sino ad oggi ha permesso a sette consiglieri di essere eletti senza passare attraverso il giudizio degli elettori”.

Nel disegno originario del legislatore questi Consiglieri erano la “squadra del Presidente”, eletti senza passare attraverso il confronto individuale con gli elettori nelle circoscrizioni, ma scelti in blocco dal Presidente, sottoposti in quanto tali alla fiducia degli elettori, ed in un certo senso, ”sottratti” ai partiti ed alle liste che li rappresentano.

Ebbene, la “Costituzione materiale” ha fatto sì che questo “listino” sia stato spesso, al contrario, il luogo della contrattazione e della compensazione fra i partiti della coalizione, una funzione legittima e in alcuni casi utile, ma ben lontana dalle intenzioni originarie del legislatore e anche dell’attuale sensibilità per il distacco della politica dal controllo diretto degli elettori.

“Il listino, a parole, è criticato dalla maggior parte dei consiglieri regionali – continua Chiesa – ma, quando si tratta di eliminarlo, molti “predicano bene e razzolano male”, è giunto il momento di mettere fine a questa manfrina”.

Abolendo il listino e riportando tutti gli eletti nelle circoscrizioni si da’ uno spazio di rappresentanza più ampio ed equamente distribuito ai territori dando così una risposta anche ai problemi sollevati nella recente pronuncia della Corte Costituzionale che indica che deve essere il cittadino a eleggere i propri rappresentanti.

“Ulteriore novità riguarda la riduzione del premio di maggioranza, al 53% nel caso in cui il candidato presidente eletto e la sua coalizione abbia una percentuale dei voti validi, inferiore o pari al 37% – prosegue Chiesa – mentre è attribuito un premio di maggioranza del 57% dei seggi nel caso la coalizione vincente superi la soglia del 37%”.

Inoltre qualora la coalizione o il gruppo di liste collegate al candidato proclamato eletto Presidente della Giunta regionale abbia riportato una percentuale di voti sul totale dei voti validi superiore al 57 per cento, si attribuisce ad essa un numero di seggi pari alla percentuale di voti ottenuta, con l’arrotondamento per difetto all’unità inferiore.

Chiesa inoltre introduce il “diritto di tribuna” che assicura in Consiglio Regionale la presenza di due consiglieri, uno di maggioranza e uno di opposizione, in rappresentanza delle liste che non hanno ottenuto seggi attraverso il riparto previsto nella proposta di legge.

Infine si ritiene opportuno mantenere la preferenza unica che garantisce anche la preferenza di genere, tale scelta con un consiglio regionale composto da soli trenta consiglieri, evita possibili degenerazioni della politica e accordi che finirebbero per falsare l’esito elettorale.

“Sono pronto a confrontarmi con eventuali altre proposte – conclude Chiesa – importante è arrivare in autunno ad approvare una nuova legge elettorale con la quale andare a votare nel 2015”.

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