Rapallo. Sono entrati in casa, lo hanno picchiato a sangue e legato al divano, hanno gozzovigliato bevendo ciò che trovavano, hanno arraffato vestiti, occhiali da sole e un cellulare (di poco valore), e sono stati costretti a fuggire perché la loro vittima, approfittando della loro distrazione, era riuscita a scappare e a dare l’allarme. Ma questa è solo la prima parte della rapina violenta avvenuta ieri sera a Rapallo, in un appartamento di Salita Torre del Menegotto.
La vittima, un 41 enne già noto alle forze dell’ordine, conosceva i suoi tre aguzzini: E.F, 34enne alessandrino, B.E., 53enne con la compagna M.G., 47 enne entrambi residenti a Loano, tutti con precedenti penali alle spalle.
L’irruzione è avvenuta all’improvviso: a volto scoperto i tre sono entrati in casa del 41enne lo hanno apostrofato pesantemente, anche minacciando l’uso di armi, non ritrovate però dai carabinieri. Poi sono passati ai fatti: calci e pugni ripetuti, per immobilizzarlo alla fine sul divano bloccandolo anche con una sedia. A quel punto hanno cominciato con la baldoria e il saccheggio. Il 41enne approfittando della confusione è riuscito però a liberarsi e a scappare in un locale vicino da dove ha avvertito i militari. Scattate le ricerche in tutta Rapallo, i tre sono stati trovati e colti in fragranza di reato. Poco prima una telefonata al 112 segnalava tre persone sfondare un vetro della casa di Salita Torre del Menegotto.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile, insieme ai colleghi di Rapallo e Santa Margherita li hanno arrestati per lesioni, rapina e minacce, a cui però si potrebbe aggiungere il reato di sequestro di persona, anche se per pochi minuti. I due uomini sono sono stati trasferiti nel carcere di Genova Marassi e la donna in quello di Pontedecimo.
Resta ancora da chiarire il movente della doppia tentata rapina: tutte le ipotesi restano battute, dal regolamento di conti, alla vendetta per una situazione in sospeso, fino alla ricerca di qualcosa di specifico appartenente alla vittima.