Genova. Solo l’8% delle case popolari sono state assegnate ai cittadini che ne hanno diritto mentre l’Agenzia per la casa, in un anno, ha stipulato solo 19 contratti. Il capogruppo dell’Udc in consiglio comunale Alfonso Gioia, snocciola i dati relativi all’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e attacca la politica abitativa adottata dalla giunta Doria.
“Le richieste di case nel comune di Genova sono 4221 che, sottratto il 20 % di domande respinte per assenza dei requisiti, scendono a 3376. Di queste – spiega il capogruppo – ne sono state assegnate solo 267, pari all’8 % del fabbisogno”. Gioia denuncia anche il fallimento dell’Agenzia per la casa: “Era stata istituita con lo scopo di creare un’occasione di incontro fra proprietari e inquilini per trovare un’intesa e ampliare i canoni concordati da parte dei proprietari, che dovrebbero essere garantiti dal Comune attraverso il FONDO PER LA MOROSITÀ. Tuttavia in un anno sono stati effettuati soltanto 19 contratti attraverso questa agenzia”.
Gioia, infine, sollecita la giunta a avviare una politica incisiva per l’abbattimento dell’IMU sulle seconde case a favore di quei proprietari che praticano il canone concordato (3+2). “Le abitazioni libere nel comune di Genova sono stimate in 14.500-15.000 unità, pari al 5% dell’intero patrimonio abitativo della città. Attuando questa politica, in un periodo di enormi difficoltà economiche per migliaia di famiglie – conclude Gioia – scatterà una vera e propria emergenza sociale, che coinvolgerà soprattutto le classi più deboli, un’emergenza che proprio una giunta di sinistra non ha saputo prevedere e affrontare”.