Rapallo. Per mettere a segno le rapine si avvicinavano all’obiettivo in sella ad uno scooter e poi facevano irruzione nel negozio, spruzzando spray urticante sul volto della vittime. Dopo mesi di serrate indagini, però, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure insieme ai colleghi di Rapallo, i tre banditi che nell’agosto scorso misero a segno due violenti assalti ai danni di uffici cambia valute e di numismatica e filatelia nel centro di Rapallo.
Si tratta di 3 italiani di origini campane e siciliane, ma tutti della zona, per la precisione Giuseppe Di Benedetto, residente a Rapallo, Davide Cataldo e Antonio Barbetta, residenti a Genova. Tutti giovani, vivono ancora a carico delle famiglie e presumibilmente le rapine costituivano la loro maggior fonte di sostentamento.
I componenti della banda, particolarmente spietati e violenti, in una occasione hanno anche stordito la vittima, l’80enne titolare del negozio, colpendolo con il calcio della pistola e ferendolo alla testa. Un particolare che ha dimostrato quanto fossero pericolosi e spregiudicati. “In una delle rapine hanno portato via un bottino di 3 mila euro e 9 mila dollari – spiega il comandante della compagnia di Santa Margherita, maggiore Antonio De Rosa – Nel secondo caso, invece, sono stati più sfortunati perché la cittadinanza ha dato una mano al gestore, cercando di frapporsi fra il malvivente e il cambia valute. Le testimonianze degli stessi cittadini sono state poi fondamentali per risalire ai colpevoli”.
Ora sono in corso ulteriori verifiche per appurare se la banda abbia messo a segno altri colpi in ulteriori zone del Levante e di Genova. “Al momento abbiamo la certezza che siano stati gli autori di questi due episodi criminosi, ma non escludiamo che possano aver messo a segno altre azioni di questo genere – conclude il maggiore – la cattura dei tre rapinatori conferma ancora una volta quanto sia importante la collaborazione dei cittadini, che nel Tigullio è molto attiva”.
Oltre alle testimonianze della popolazione, per la cattura sono stati determinanti le tracce lasciate e i sistemi di videosorveglianza della città.