Genova. “Per l’ennesima volta – dichiara Fabio Pagani – la Uil è costretta a denunciare le condizioni di degrado e inquinamento presenti presso l’ingresso del Tribunale di Genova nell’Area sita nel Tunnel, dove i Poliziotti Penitenziari sono impegnati a tradurre i detenuti in Tribunale – un luogo che mette in serio rischio la salute dei Poliziotti, che quotidianamente si recano presso il Palazzo di Giustizia di Genova”.
La battaglia della UIl è iniziata nel 2009. “Da allora siamo riusciti, quantomeno a far registrare un minimo interessamento degli addetti ai lavori che hanno realizzato una barriera di plexiglass, che nulla però ha risolto, in quanto a venir meno è anche l’idonea pulizia dei locali riservati alla polizia penitenziaria da parte della Ditta incaricata”.
“L’ingresso all’Area Riservata alla Polizia Penitenziaria – aggiunge Fabio Pagani – sita in Via delle Casazze, sotto il tunnel, è completamente impregnata di deposito di polveri sottili che hanno origine dai processi di combustione (gas di scarico di veicoli a diesel o a benzina). Le polveri sottili ed ultrasottili rappresentano l’inquinante più dannoso per la salute ed è ben noto a tutti la costituzione delle stesse, cioè svariate sostanze tossiche (solfati, nitrati, metalli) che grazie alle piccole dimensioni, vengono trasportate anche a lunga distanza, penetrano negli ambienti chiusi, vengono facilmente inalate e possono raggiungere le diverse parti dell’apparato respiratorio. Gli effetti sulla salute potenzialmente attribuibili agli inquinanti ambientali possono essere ‘acuti’ (aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie acute, asma bronchiale, disturbi circolatori) oppure – nei casi di esposizione per lungo periodo – di tipo ‘cronico’ (tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare, bronchite cronica, BPCO)”.
In conclusione, il sindacalista della Uil Pen, si rivolge ai responsabili di tale degrado, ovvero al Presidente del Tribunale, al Sindaco di Genova e all’Amministrazione Penitenziaria, affinchè venga tutelata la salute dei Poliziotti Penitenziari, intervenendo subito prima che la situazione possa ulteriormente degenerare.