Cronaca

I terreni agricoli scivolano verso il mare. Coldiretti: “Dissesto idrogeologico drammatico, necessario stato di calamità”

frana borzonasca

Tigullio. Frane e smottamenti. In una Liguria martoriata dalle ultime settimane di maltempo, preoccupa la situazione dei terreni agricoli. I provincia di Genova la situazione più dramamtica si registra nel Tigullio, con la terra che letteralmente scivola verso il mare. Dopo l’ultima, violenta ondata di maltempo, il territorio continua a registrare gravi rischi, che mettono a repentaglio l’operatività delle imprese agricole che in esso operano: una situazione che Coldiretti non esita a definire “drammatica” anche per il territorio della provincia di Genova, fatto che ha spinto il presidente Germano Gadina e il direttore Domenico Pautasso a scrivere ai sindaci chiedendo di attivarsi, insieme all’organizzazione agricola e agli organismi provinciali e regionali, al fine di predisporre quella “richiesta di stato di calamità naturale” che diviene “di estrema urgenza anche per la nostra agricoltura”.

“Anche in provincia di Genova – premettono il presidente e il direttore – stiamo assistendo a decine e decine di frane: i terreni scivolano a valle e inoltre la non cura del bosco fa sì che alberi che hanno decine di anni di vita aumentino il proprio peso specifico, l’apparato radicale degli stessi, essendo alberi vecchi, non reggono più e cedono verso il basso, aumentando ulteriormente il rischio di frane. In sintesi, il cedimento dei muretti a secco, il mancato controllo e la riduzione del bosco ceduo, la non sostituzione degli alberi secchi o tagliati, l’abbandono delle colline, la scarsa manutenzione del territorio e la continua cementificazione stanno provocando un dissesto idrogeologico drammatico”.

Da qui la missiva inviata ai primi cittadini dei comuni del Levante genovese, in cui si rimarcano le “numerose segnalazioni da parte delle nostre imprese agricole relativamente ai danni provocati dalle piogge insistenti” . Piogge che hanno provocato danni “sia alle strutture che alle colture in atto” e che, “in alcuni casi, hanno compromesso la produzione”, nonché il cedimento di numerosi muretti a secco. Ai sindaci viene chiesto di “effettuare le opportune verifiche e segnalare tale situazione agli organi provinciali e regionali affinchè possano attivare le procedure per la richiesta di calamità naturale”.

Gadina e Pautasso rilanciano dunque l’appello ai sindaci del territorio genovese, rimarcando “l’importanza di una concertazione e una sinergia utile a dare al territorio le attese risposte. I gravi eventi ripetutisi in questi ultimi tempi come negli ultimi anni ci portano a chiedere una rivalutazione complessiva delle opere di salvaguardia dal pericolo di dissesto idrogeologico. Risposte dovute a un territorio che si è trovato a dover fronteggiare eventi drammatici; risposte che vanno date anche ai cittadini e a una società civile che ha il diritto di poter guardare con maggiore serenità al domani”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.