Autostrada, bolletta, sigarette e snack. Sono solo alcune delle voci su cui dal primo gennaio sono scattati gli aumenti delle tariffe previsti per il 2014.
Una pioggia di rincari. Dalla mezzanotte del 31 sono aumentati i pedaggi su tutta la rete autostradale italiana con punte fino all’8%. Per quanto riguarda la Liguria: Autostrada dei Fiori (A10) registra un rincaro del 2,78% . Di poco maggiore la Salt (Società Autostrada Ligure Toscana) con il 3,07%, mentre la Torino-Savona dell’1,60%. Autostrade per l’Italia 4,43%.
Sul fronte bolletta, le tariffe per la luce aumenteranno dello 0,7%, mentre quelle del gas rimarranno invariate, come stabilito l’Autorità per l’energia. L’aggravio per una famiglia media sarà pari a 4 euro su base annua.
L’incremento dello 0,7% della bolletta della famiglia tipo è determinato dall’introduzione dal mese di gennaio di un nuovo onere generale di sistema, la componente “Ae”, per finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica introdotte dalla legislazione.
E se da un lato nel settore energetico nell’ultimo periodo si sono registrate riduzioni delle tariffe, “dall’altro gli italiani continuano a pagare per l’energia più che nel resto d’Europa”, sottolinea il Codacons.
Quanto alle lettere e raccomandate più care, l’associazione attacca: “Così gli utenti rischiano di pagare l’ingresso di Poste Italiane in Alitalia, e quindi il salvataggio della compagnia aerea”. Il Codacons annuncia un ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento dell’Agcom che permette a Poste Italiane di incrementare il prezzo della posta.
Rincari in vista anche per caffè, bibite e snack acquistati attraverso di distributori automatici. Dal primo gennaio sarà possibile aumentare il prezzo di circa il 6%, adeguandolo all’aumento Iva dal 4 al 10%, anche per i distributori collocati in ospedali, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati alla collettività per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell’aggravio fiscale.
Oggi è l’ultimo giorno utile per le persone fisiche per regolarizzare, attraverso ravvedimento, la seconda o unica data Irpef non effettuata a dicembre.
Stessa scadenza anche per il versamento dell’Ivie e dell’Ivafe, ovvero le imposte sul valore degli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero. Il 2 gennaio è anche l’ultimo giorno utile per le persone fisiche per versare l’acconto dell’addizionale Irpef del 25% sulla “produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza”, (la cosiddetta tassa eticà), relativa all’anno 2013 non effettuato entro la scadenza del 2 dicembre 2013.